Nella bozza del dl previsti ulteriori fondi per il bonus psicologo, ridotto l’assegno unico
Nell bozza aggiornata del decreto legge Aiuti bis viene specificato che alle imprese fornitrici di gas ed elettricità non sarà consentito modificare unilateralmente le condizioni di contratto fino al 30 aprile 2023. Per quanto riguarda lo stato d’emergenza per siccità, la modifica premetterà di dichiarare lo stato di emergenza anche preventivamente “qualora, sulla base delle informazioni e dei dati, anche climatologici, disponibili e delle analisi prodotte dalle Autorità di bacino distrettuali e dai centri di competenza, sia possibile prevedere che lo scenario in atto possa evolvere in una condizione emergenziale”.
Il decreto legge in esame al Consiglio dei Ministri prevede lo stanziamento di 1,3 miliardi di euro aggiuntivi per il Fondo per l’avvio di opere indifferibili. 900 milioni saranno destinati agli investimenti complementari al Pnrr, 400 milioni andranno invece alle procedure di affidamento lavori delle opere da concludere entro il 31 dicembre 2026 nell’ambito dei Giochi olimpici invernali
Nuovi fondi anche per il bonus psicologo, lo stanziamento per quest’anno passerà infatti da 10 a 15 milioni di euro. Previso invece un taglio per l’assegno unico “in relazione alle risultanze emerse dall’attività di monitoraggio a tutto il 30 giugno 2022, le risorse finanziarie sono ridotte di 630 milioni di euro per l’anno 2022”.
Per i lavoratori dipendenti sarà possibile pagare fino a dicembre bollette di luce, gas e acqua con il welfare aziendale fino a 516,46 euro. Viene quindi confermato il raddoppiamento del limite di esenzione fiscale del welfare lavoratori, “limitatamente al periodo d’imposta 2022 non concorrono a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale entro il limite complessivo di euro 516,46”.
Per quanto riguarda l’ex Ilva, il dl prevede che Invitalia sia “autorizzata a sottoscrivere aumenti di capitale o diversi strumenti, comunque idonei al rafforzamento patrimoniale, anche nella forma di finanziamento soci in conto aumento di capitale, ulteriori rispetto a quelli previsti ai precedenti periodi e sino all’importo complessivamente non superiore a 1 miliardo di euro”.
Il Presidente dell’UPI Michele de Pascale lamenta che “il Governo non rispetta impegni: mancano le risorse per coprire il crollo delle entrate. Servizi a rischio“. Secondo de Pascale: «ci auguriamo che in queste ore il Governo trovi la soluzione: tra il 2019 e il 2021 il calo delle entrate proprie RCAuto e IPT registrato da Province e Città metropolitane è stato di 225 milioni, di cui 148 milioni in meno per le Province e 77 milioni in meno per le Città metropolitane. A fronte di questa cifra impressionante, con il primo decreto aiuti le uniche risorse a disposizione di Province e Città metropolitane per compensare il crollo delle entrate, che incide direttamente sulla possibilità di garantire i servizi, sono stati 20 milioni. Così rischiamo di non poter garantire i servizi: per questo torniamo a chiedere un impegno chiaro e certo del Governo rispetto alla effettiva volontà di fare fronte a questa situazione drammatica, assicurando le risorse necessarie in questo decreto Aiuti bis».
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: ANSA / FABIO FRUSTACI