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La Corte d’Appello di Milano teme che il mandato di cattura internazionale emesso da Mosca celi la tentata estradizione di un’attivista critica di Putin

Dopo 23 giorni di detenzione, la Corte d’Appello di Milano ha rilasciato l’imprenditrice russa Anna Verbitskaya, attivista di 56 anni dapprima arrestata per il timore che il mandato di cattura internazionale emesso nei suoi confronti celasse in realtà la tentata estradizione di un’oppositrice di Putin.

Così, la Corte ha emesso nei confronti della donna un divieto di espatrio, in attesa dell’ultima parola sulla sua estradizione.

La stessa donna ha spiegato ai giudici le accuse nei suoi confronti (truffa e appropriazione indebita) come un pretesto per fermare un’attivista partecipe a diverse manifestazioni contro Putin in Russia e “colpevole” di aver aiutato alcune donne a fuggire dall’Ucraina.

Dopo aver ricevuto i primi verbali di arresto e sanzioni amministrative in seguito alla partecipazione a manifestazioni contro Putin, la donna era fuggita da Mosca per rifugiarsi in Spagna dal marito ucraino; in seguito si era spostata in Italia per un ciclo di cure mediche.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/SERGEY DOLZHENKO