Il titolare della Farnesina in collegamento da Berlino: “sull’adesione della Finlandia alla Nato mi aspetto accelerazione nella prossima settimana. L’Ue deve allargare gli sforzi diplomatici”

Il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, a Berlino per la riunione informale dei ministri dei Paesi Nato, è intervenuto alla trasmissione Mezz’Ora in Più su Rai 3, commentando il conflitto in Ucraina, l’adesione della Finlandia alla Nato (leggi qui) e lo stato del Governo italiano.

«C’è un amplissimo consenso di tutti i Paesi all’adesione di Svezia e Finlandia nella Nato, anche la Turchia è d’accordo in linea di principio, Ankara sta cercando di negoziare alcune garanzie – ha dichiarato. – Chi siamo noi per dire di no a due Paesi che hanno già tutte le caratteristiche per entrare nella Nato? Anzi, mi aspetto un’accelerazione nella prossima settimana».

Sui rapporti con la Russia ha poi detto: «dobbiamo sempre tenere un canale aperto con Mosca. Il canale di dialogo con la Russia va tenuto aperto. Ma la preoccupazione è per il popolo ucraino e per l’Ucraina. Siamo tutti d’accordo che la Nato non si debba far coinvolgere nella guerra, non vogliamo una guerra mondiale. Vogliamo che vinca il negoziato e la diplomazia. Contestualmente, se ci sono dei Paesi che si sentono più al sicuro nella Nato, noi dobbiamo tenerne conto».

«Può durare anche più di un anno, ma tutti siamo impegnati a trovare una soluzione a questa crisi – ha proseguito. – Che è già una crisi mondiale se guardiamo a prezzi del gas e della sicurezza alimentare. Sul mercato globale questa guerra è già una guerra mondiale. Sull’energia sarò domani a Bruxelles, dove si discuterà delle sanzioni, ma la nostra priorità è il tetto massimo al prezzo del gas e l’Ue deve farla il prima possibile, perché rischiamo che i prezzi vadano fuori controllo. Io non ho timori sulle forniture, sulle quantità. Ma noi in Angola o Algeria andiamo per concordare le quantità, non il prezzo. Quello viene stabilito in Europa, secondo l’indice di Amsterdam. Serve un regolamento dell’Ue che dica che oltre un certo prezzo non si possa andare. L’Ue deve essere pronta ad allargare gli sforzi diplomatici, dobbiamo costruire un tavolo di pace con le organizzazioni internazionali e con i Paesi che hanno una certa influenza e portare Putin al tavolo delle trattative» – ha concluso.

Infine, ha commentato: «non sono preoccupato per la tenuta del Governo, il Governo di unità nazionale è nato proprio per affrontare queste difficoltà, nonostante le diverse sensibilità all’interno della maggioranza. Questo Governo esiste proprio per affrontare un momento difficile come questo sul fronte economico. Ci sono discussioni in corso, è normale che ci sia un contraddittorio interno».

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA