Meloni: “proveranno a fermarci, ma noi vinceremo”, Bonino: “idea Meloni Dio-patria-famiglia fuori realtà”. Salvini: “tornare a investire nel nucleare”
«Sono reduce da un viaggio a Kiev, dove c’è un popolo che sta combattendo per difendere la propria libertà contro un’autocrazia. La situazione internazionale sta colpendo gravemente l’economia del nostro Paese e questa situazione può peggiorare per effetto delle proposte economiche del trio sfascia-conti Berlusconi Meloni e Salvini, una coalizione che può portare l’Italia in una vera e propria guerra economica», afferma Luigi di Maio durante la presentazione del proprio programma elettorale nel corso di una conferenza stampa alla Camera.
Ai leader della destra, Di Maio si rivolge direttamente, affermando che “rischiano di isolare l’Italia e di farci perdere i soldi del Pnrr che ci servono per superare la crisi” e che “svendere il Paese a Putin significa colpire la nostra libertà d’impresa e continuare a essere sotto ricatto“, prosegue il leader di Impegno Civico.
Calenda: “senza rigassificatore rischiamo razionamento”
Il leader di Azione, Carlo Calenda, torna deciso sul tema “sospendere la campagna elettorale per consentire a Draghi di attivare un piano d’emergenza per il gas“, sottolineando che “senza rigassificatore a Piombino rischiamo il razionamento“. Rivolgendosi direttamente ai contrari, Calenda aggiunge: “non riuscite a fermarvi un giorno per prendere un impegno insieme su energia?“.
«Partiti davvero interessati al bene degli italiani avrebbero risposto. Invece è successo il contrario, silenzio o dichiarazioni ostili. La dice lunga sul presunto patriottismo della destra e della sinistra», afferma in un’intervista al QN Mara Carfagna, ministra per il Sud, passata da Fi a Azione.
In linea “sì al rigassificatore” interviene anche Matteo Renzi, affermando che gli “unici a dire sì al rigassificatore subito siamo noi“, nel mezzo di “una crisi energetica” dove “il sindaco di piombino dice no” e “il pd temporeggia e chiede una nuova valutazione d’impatto“, così volendo “ancora perdere tempo“.
Salvini: intervenga Draghi con uno scostamento di bilancio
Sul tema, commenta anche Matteo Salvini, invitando Draghi a convocare “a Roma le principali aziende che stanno guadagnando decine di miliardi di euro“. Ma “se l’Europa non si muove occorre intervenire a livello italiano, sbloccare gli impianti, tornare a investire nel nucleare“, aggiunge il leader della Lega, sottolineando che “chi dice no al gas e al nucleare o è ignorante o è in malafede, sicuramente è pericoloso per l’Italia”.
Salvini inoltre ha dichiarato: «la Lega chiede al Governo Draghi che è in carica di fare in fretta. Noi chiedemmo mesi fa un investimento maggiore, uno scostamento di bilancio, ci dissero no. Adesso tutti si accorgono che settembre e ottobre rischiano di essere devastanti per le famiglie e per le imprese. Se Draghi porta in Cdm o in Parlamento anche la prossima settimana un provvedimento da miliardi, da decine di miliardi per sostenere famiglie e imprese il voto della Lega è assicurato».
Il leader del Carroccio ha poi specificato: «se il prezzo non scende, il prossimo Governo, e quindi per me l’operazione verità è sempre meglio che non l’operazione silenzio, dovrà razionare luce e gas a partire dalle imprese. Vorrei evitarlo, ma l’ha già detto Macron, e la Francia oltretutto ha decine di reattori nucleari operativi. Noi non ce l’abbiamo, importiamo solo energia dall’estero, quindi se non si interviene il rischio di decidere chi si riscalda e chi no, chi accende la luce e chi no è assolutamente concreto».
Bonino: studenti e lavoratori fuorisede non potranno votare
Secondo la leader di +Europa, Emma Bonino, è preoccupante il fatto che cinque milioni di italiani non potranno votare: «sono preoccupata dall’astensione e mi pongo il problema dei 5 milioni di fuorisede, tanti giovani ma anche tanti lavoratori, che non potranno votare. Non che i responsabili politici non conoscano il tema: è dal 2017 che poniamo il problema e tutte le volte ci viene risposto che non è il momento. Invito comunque tutti ad andare votare qualunque cosa votino; se poi votano me, sono più contenta».
FI: “unici continuatori tradizione liberale”
Forza Italia rappresenta “nel nostro Paese l’Italia che lavora e che produce, di buon senso e di buona volontà“, afferma Berlusconi, aggiungendo “un’Italia seria, concreta e perbene, delle famiglie e delle imprese“, sottolineando che il partito è “unico testimone e unico continuatore della tradizione libera, cristiana, garantista, europeista e atlantista“.
Meloni: “proveranno a fermarci, ma noi vinceremo”
Giorgia Meloni rassicura le cancellerie europee, ma non solo, affermando di essere “molto cauta” e che “nessuna persona responsabile, prima di avere un quadro completo delle risorse che possono essere investite, può immaginare di rovinare le finanze del Paese“.
Se al governo salisse cdx, Meloni aggiunge che “la prima cosa che dovremmo fare sarebbe la legge di bilancio e abbiamo chiaramente intenzione di farla entro i parametri richiesti”.
Al richiamo di Draghi su “no isolazionismo e protezionismo”, Meloni chiarisce di voler “un diverso atteggiamento italiano sulla scena internazionale, ad esempio nei confronti della Commissione europea”, ma “questo non significa che vogliamo distruggere l’Europa, che vogliamo lasciare l’Europa, che vogliamo fare cose pazze”, spiegando “semplicemente che la difesa dell’interesse nazionale è importante per noi come lo è per i francesi e per i tedeschi”.
Sul programma, centrale il tema del lavoro, che per la leader di Fdl “non è normale che esistano ancora in Italia ammortizzatori sociali differenti tra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi. Fratelli d’Italia si batte da sempre per l’introduzione di ammortizzatori universali, cioè che siano uguali per tutti”.
Sugli attacchi, la leader sa che “proveranno a spaventarci“, ma “non ci lasceremo intimorire” da “ricatti“, scegliendo “la libertà“. Ma non solo: “proveranno a comprarci, ma noi non abbiamo prezzo. Proveranno ad odiarci, ma noi risponderemo col sorriso. Proveranno a fermarci, ma noi vinceremo”, aggiunge Meloni.
Letta: “partita tra noi-destra”. “Forte ingerenza di Mosca per favorire la dx”
Enrico Letta, segretario del Pd, afferma che “il risultato finale sarà determinato da chi vince i collegi uninominali, dove è eletto solo chi arriva primo”, in un confronto dove o “li vince la destra” oppure “li vinciamo noi”, sottolinea su Twitter allegando una foto che lo ritrae sul palco della festa dell’Unità di Modena.
di: Federico ANTONOPULO
FOTO: ANSA/ALESSANDRO DI MEO