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Calenda attacca il PD, mentre Grillo pubblica l’album delle figurine dei fuoriusciti

Luigi Di Maio ha presentato oggi il simbolo di Impegno Civico, il partito nato in collaborazione con Bruno Tabacci. Il ministro ha dichiarato che si tratta di “un percorso nato quando qualcuno ha scommesso contro l’Italia. Berlusconi, Salvini e Conte hanno fatto cadere il governo per il proprio tornaconto“. Secondo il ministro degli esteri è importante portare avanti, ai tavoli internazionali, “i nostri punti con un governo che è là per gli affari correnti. Unico modo per portare ai tavoli Ue il governo in modo forte è fare in modo che tutti i partiti scrivano una lettera a Bruxelles a sostegno di Draghi sul tetto sul gas. Le famiglie non possono aspettare il voto. È la mia prima proposta in campagna elettorale“. Tra le proposte del nuovo progetto politico di Di Maio anche l’impegno per i giovani: «se un giovane vuol farsi una famiglia deve guardare a una casa ma per fare un mutuo ci sono tasse alte e anticipi che sono il vero problema. Proponiamo un anticipo a tasso zero che lo Stato garantisce».

Bruno Tabacci spiega che “un risultato a favore della destra il prossimo 25 settembre, checché ne dica Meloni collocherebbe l’Italia fuori dalla prospettiva europea” e confida “che questa operazione politica possa avere un risultato molto importante, non per noi personalmente“.

Calenda: alleanza non è sottomissione 

Il possibile allontanamento tra Azione e Partito Democratico sembra essere a un punto di svolta. Calenda, su Twitter scrive: «esiste una profonda differenza tra alleanza e sottomissione. Nel primo caso si discute e si trova un compromesso, nel secondo…non saprei dire. Non appartiene alla nostra cultura».

A riempire le fila di Azione arriva anche il parlamentare Paolo Russo, dopo la militanza di 27 anni in Forza Italia. Russo era molto vicino a Mara Carfagna.

Intanto il Partito Democratico ha convocato la segreteria nazionale su Zoom. Al termine della riunione è stato scritto un appello affinché “tutte le forze politiche con cui, dopo le dimissioni del governo Draghi, si è lavorato per fare nascere un campo di forze democratiche e civiche: si proceda, senza veti reciproci, a costruire un’alleanza che prosegua nel forte impegno europeista che l’esecutivo ha saputo interpretare e che sia in grado di dare all’Italia un governo capace di consolidare la crescita, combattere le diseguaglianze e affrontare con credibilità l’emergenza economica, sociale e ambientale e la difficile situazione internazionale“, inoltre si sottolinea l’impegno “a far prevalere lo spirito unitario perché crediamo che, per essere vincenti in questa situazione, sia assolutamente necessario valorizzare quel che unisce e non quel che divide. Ogni divisione oggi rappresenterebbe un regalo alla destra che l’Italia non può permettersi“.

Grillo pubblica l’album delle figurine degli ex

Su Facebook Beppe Grillo annuncia l’album “degli zombie”, una sorta di album delle figurine con le foto degli esponenti fuoriusciti. Spiccano Di Maio, Crippa e D’Incà, di oggi anche la notizia dell’addio di Dieni.

Di Battista: spettacolo stomachevole

Da Facebook Alessandro Di Battista commenta lo scenario politico: «si può dire che la campagna acquisti, il mercato delle vacche, le sigle e siglarelle di sedicenti statisti a rischio overdose di xanax, i veti solo sulle poltrone (mai su questioni vitali per i cittadini), i programmi inesistenti, le facce come il culo, le natiche ricoperte di vinavil, i partiti che nascono, quelli che si sciolgono, quelli che cambiano nome in meno di 3 settimane (evidentemente “Insieme per la colla vinilica” ha capito che il nome era già bruciato e si è data al restyling), i tromboni che stanno in Parlamento ancor prima che Zico arrivasse ad Udine e che ci vogliono dire come si risolvono in problemi…Si può dire che si tratta di uno spettacolo stomachevole? Questi pensano che non vi sia vita al di fuori delle mura di Montecitorio. E’ una roba di una tristezza inaudita. Ma fosse solo triste ci riderei su. Il problema è che questo ‘suq’ parlamentare non farà altro che allontanare ancor più i cittadini dalle urne. Cioè renderà di fatto ancor meno democratica questa claudicante democrazia».

Davide Faraone: terzo polo, polo del buon senso

Il presidente dei senatori di Italia Viva Davide Faraone spiega: «i parlamentari che eleggi in coalizione, sia se eletti nei collegi uninominali maggioritari che nelle liste proporzionali, devono condividere un programma. Elementare. Non andranno a sedere negli scranni di Parlamenti diversi, ma nei medesimi. Se metti insieme tutto e il contrario di tutto, rischi che al primo voto, per esempio su una scelta strategia e cruciale in tema di energia, oppure su una infrastruttura, o sul lavoro e sulla giustizia, caschi giù un governo. È capitato a Draghi, può capitare a chiunque. Non sono questioni di lana caprina, ma realtà brutale. Il terzo polo mira a mettere insieme le donne e gli uomini che la pensano allo stesso modo sulle grandi questioni: lavoro, energia, ambiente, giustizia, fisco, sanità, scuola». Secondo Faraone il terzo polo “non è lo strumento per sconfiggere le destre”, a differenza di quanto dichiarato dal Partito Democratico, ma è “il polo del buonsenso, del buon governo, il polo che ci consentirà di portare avanti le politiche che il governo Draghi ha impostato negli ultimi 18 mesi“.

Centrodestra: compattezza e condivisione delle regole

Secondo quanto riporta la senatrice di Fratelli d’Italia, Isabella Rauti, nel centrodestra si registra “compattezza e condivisione delle regole, ciò che invece non si riscontra nell’altro campo. In queste ore stiamo lavorando a un programma di governo con punti chiari e impegni realizzabili attraverso coperture certe e tempistiche calcolate“. Rauti sottolinea: «sul piano dei contenuti siamo contrari all’aumento della pressione fiscale, e in particolare a qualsiasi ipotesi di patrimoniale. Piuttosto bisogna sostenere le imprese attraverso sgravi fiscali secondo la logica del ‘più assumi e meno paghi’ e sul lato del lavoro è necessario tagliare i costi attraverso la riduzione del cuneo fiscale, in particolare sul lato contributivo degli oneri richiesti dallo Stato. Infine, abolire il reddito di cittadinanza e dalle risorse recuperate realizzare un nuovo sistema di ammortizzatori tra cui sussidi per i disoccupati over 60 e per quelli con figli minori a carico».

ItalExit per l’Italia e Alternativa si presenteranno insieme

«È con estrema soddisfazione che ItalExit per l’Italia con il suo leader Gianluigi Paragone e Alternativa con il presidente Pino Cabras, dopo un confronto sui temi e una valida collaborazione cresciuta mese dopo mese in Parlamento, annunciano di aver trovato l’accordo per presentarsi insieme alle elezioni politiche che si terranno il 25 di settembre. La presentazione ufficiale avverrà mercoledì 3 agosto alle ore 10 con una conferenza stampa presso la Sala Stampa della Camera» si legge in una nota. «In questi mesi abbiamo lottato fianco a fianco contro il green pass, contro l’obbligo vaccinale, contro le restrizioni e le violazioni della Costituzione che hanno caratterizzato il periodo di emergenza pandemica. Ci siamo schierati con convinzione contro le politiche del governo Draghi, contro le privatizzazioni e contro la svendita dell’economia italiana alle multinazionali, contro il coinvolgimento dell’Italia in guerra. La decisione di unirci sotto un unico simbolo è stata presa quindi in modo naturale: questa alleanza non riguarderà solo la competizione elettorale, ma si protrarrà nel tempo perché ItalExit e Alternativa hanno valori comuni e una comune visione politica e sociale. Questo è solo l’inizio di un percorso per cambiare insieme il futuro del Paese».

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: ANSA/FABIO FRUSTACI