Nella 70esima edizione dei David trionfa “Vermiglio”. Miglior attore è Elio Germano e migliore attrice Tecla Insolia

Si è svolta a Roma la 70ᵃ edizione dei David di Donatello 2025, la notte del cinema italiano. La serata, condotta da Elena Sofia Ricci e Mika, è stata la consacrazione di Vermiglio il film di Maura Delpero, una delle pellicole che aveva fatto incetta di nomination (14) dietro solo a Berlinguer – La grande ambizione e Parthenope che ne hanno conquistate 15 e insieme a L’arte della gioia anch’essa con 14 candidature.

Il David alla Carriera è stato consegnato a Pupi Avatitalento poliedrico di regista, scrittore, sceneggiatore, musicista e produttore” ha spiegato la Presidente dell’Accademia del Cinema Italiano e Direttrice Artistica, Piera Detassis capace di raccontare “il tempo perduto della provincia, con le sue pigrizie, le ferocie e gli spaventi, il soffio spaventoso dei mostri immaginati da ragazzo nelle campagne, ma anche la voglia di riscatto e lo slancio nell’inseguire i propri sogni”. 

Pupi Avati riceve il premio da Elena Sofia Ricci, 7 Maggio 2025. ANSA/FABIO CIMAGLIA

I David Speciali, designati dalla Presidenza e dal Consiglio Direttivo, sono  stati assegnati a Ornella Mutiattrice e diva capace di attraversare il miglior cinema italiano e arrivare al successo internazionale” e a Timothée Chalamet, “uno dei protagonisti oggi più imprevedibili e talentuosi del cinema internazionale, in grado di proporsi allo stesso tempo come interprete d’autore e star capace di generare tendenze e stili”. Il Premio Speciale Cinecittà David 70 è invece andato a “un artista che tanto con le sue opere ne ha trasmesso la magia e il fascino nel mondo”, Giuseppe Tornatore

Il David dello Spettatore, il premio assegnato al film italiano uscito entro il 31 dicembre 2024 e ha totalizzato il maggior numero di spettatori nelle sale cinematografiche (calcolato al 28 febbraio 2025), è andato a Diamanti di Ferzan Ozpetek

Tutti i vincitori

Il miglior film è stato appunto Vermiglio di Delpero, candidati per il premio erano anche: Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre, Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini, L’arte della gioia di Valeria Golino, Parthenope di Paolo Sorrentino

Il David per il miglior attore è stato conquistato da Elio Germano in Berlinguer – La grande ambizione, gli altri candidati: Francesco Gheghi in Familia, Fabrizio Gifuni in Il tempo che ci vuole, Silvio Orlando in Parthenope e Tommaso Ragno in Vermiglio

Mika, Claudio Santamaria, Elio Germano ed Elena Sofia Ricci, 7 Maggio 2025. ANSA/FABIO CIMAGLIA

A vincere il premio per la miglior attrice è stata Tecla Insolia in L’arte della gioia, avendo la meglio su: Barbara Ronchi in Familia, Romana Maggiora Vergano in Il tempo che ci vuole, Celeste Dalla Porta in Parthenope e Martina Scrinzi in Vermiglio.

Tecla Insolia, 7 Maggio 2025. ANSA/FABIO CIMAGLIA

Come miglior attore non protagonista ha vinto il David Francesco Di Leva in Familia, gli altri candidati: Roberto Citran in Berlinguer – La grande ambizione, Guido Caprino in L’arte della gioia, Pierfrancesco Favino in Napoli – New York e Peppe Lanzetta in Parthenope

La miglior attrice non protagonista è stata Valeria Bruni Tedeschi in L’arte della gioia, le altre candidate: Geppi Cucciari in Diamanti, Tecla Insolia in Familia, Jasmine Trinca in L’arte della gioia e Luisa Ranieri in Parthenope

Per la miglior regia la statuetta è andata a Maura Delpero per Vermiglio, candidata con: Andrea Segre per Berlinguer – La grande ambizione, Francesca Comencini per Il tempo che ci vuole, Valeria Golino per L’arte della gioia e Paolo Sorrentino per Parthenope

Il David per l’esordio alla regia lo ha conquistato Margherita Vicario per Gloria!, gli altri esordienti ad aver ricevuto la nomination erano: Edgardo Pistone per Ciao bambino, Loris Lai per I bambini di Gaza, Gianluca Santoni per Io e il Secco e Neri Marcorè per Zamora.

Margherita Vicario, 7 Maggio 2025. ANSA/FABIO CIMAGLIA

Il premio per la miglior sceneggiatura originale è andato Maura Delpero per Vermiglio, che ha vinto su: Andrea Segre e Marco Pettenello per Berlinguer – La grande ambizione, Enrico Maria Artale per El Paraiso, Margherita Vicario e Anita Rivaroli per Gloria!, Francesca Comencini per Il tempo che ci vuole e Paolo Sorrentino per Parthenope.

Il David per la miglior sceneggiatura non originale è andato a Valeria Golino, Francesca Marciano, Valia Santella, Luca Infascelli e Stefano Sardo per L’arte della gioia. Gli altri candidati: Gianni Amelio e Alberto Taraglio per Campo di battaglia; Francesco Costabile, Vittorio Moroni e Adriano Chiarelli per Familia; Roberto Proia per Il ragazzo dai pantaloni rosa; Gabriele Salvatores per Napoli – New York

Ad aggiudicarsi la statuetta per il miglior documentario è stata Francesca Mannocchi con il suo Lirica Ucraina. Gli altri in lizza erano: Sonia Bergamasco con Duse – The Greatest, Costanza Quatriglio con Il cassetto segreto, Antonietta De Lillo con L’occhio della gallina e Samuele Rossi con Prima della fine – Gli ultimi giorni di Berlinguer.

Francesca Mannocchi, 7 Maggio 2025. ANSA/FABIO CIMAGLIA

Il miglior film internazionale per l’Accademia del Cinema Italiano è stato Anora di Sean Baker (Universal Pictures International Italy), le altre pellicole candidate: Conclave di Edward Berger (Eagle Pictures), Giurato Numero 2 di Clint Eastwood (Warner Bros. Pictures), La zona d’interesse di Jonathan Glazer (I Wonder Pictures) e Perfect Days di Wim Wenders (Lucky Red).

Il riconoscimento alla miglior produzione è andato a Francesca Andreoli, Leonardo Guerra Seràgnoli, Santiago Fondevila Sancet, Maura Delpero per CINEDORA, con RAI CINEMA, in collaborazione con Chrades (coproduzione con la Francia) e VERSUS (coproduzione con il Belgio) per Vermiglio. Gli altri candidati: Marta Donzelli e Gregorio Paonessa per VIVO FILM, Francesco Bonsembiante per JOLEFILM, con RAI CINEMA, in collaborazione con Joseph Rouschop per TARANTULA, Martichka Bozhilova per AGITPROP per Berlinguer – La grande ambizione; Gaetano Di Vaio e Giovanna Crispino per BRONX FILM, Alessandro Elia e Walter De Majo per ANEMONE FILM, Andrea Leone e Antonella Di Martino per MOSAICON FILM, Santo Versace e Gianluca Curti per MINERVA PICTURES per Ciao bambino; Valeria Jamonte, Manuela Melissano, Carlo Cresto-Dina per TEMPESTA, con RAI CINEMA, in collaborazione con Katrin Renz per TELLFILM per Gloria! e Nanni Moretti, Lorenzo Cioffi, Giorgio Giampà, in collaborazione con Alessandra Stefani per Vittoria.

Maura Delpero, 7 Maggio 2025. ANSA/FABIO CIMAGLIA

Il David per il miglior autore della fotografia è andato a Mikhail Krichman per Vermiglio, che ha avuto la meglio su Luan Amelio Ujkaj per Campo di battaglia, Matteo Cocco per Dostoevskij, Daniele Ciprì per Hey Joe, Fabio Cianchetti per L’arte della gioia e Daria D’Antonio per Parthenope

Il premio come miglior compositore è stato vinto da Margherita Vicario e Davide Pavanello per Gloria!, gli altri candidati: IoSonoUnCane per Berlinguer – La grande ambizione, Thom Yorke per Confidenza, Colapesce per Iddu e Nicola Piovani per Il treno dei bambini

Anche il premio per la miglior canzone originale è andato a Gloria! per “Aria!”, musica e testi di Margherita Vicario, Davide Pavanello, Edwyn Clark Roberts, Andrea Bonomo, Gianluigi Fazio e interpretata da Margherita Vicario. Gli altri ad aver ricevuto la nomination: Confidenza con “Knife Edge”, musica, testi e interpretazione di Thom Yorke; Diamanti per “Travia”, musica di Giuliano Taviani, Carmelo Travia, testi di Giorgia Todrani e interpretata da Giorgia; Familia per “Atoms”, musica e testi di Valerio Vigliar e interpretata da Greta Zuccoli; Iddu  per “La malvagità”, musica, testi e interpretazione di Colapesce.

Il premio per la miglior scenografia è andato a Tonino Zera (scenografia), Maria Grazia Schirripa e Carlotta Desmann (arredamento) per Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta; gli altri candidati: Alessandro Vannucci (scenografia) e Laura Casalini (arredamento) per Berlinguer – La grande ambizione; Luca Merlini (scenografia) e Giulietta Rimoldi (arredamento) per L’arte della gioia; Carmine Guarino (scenografia) e Iole Autero (arredamento) per Parthenope; e Pirra – Vito Giuseppe Zito (scenografia) e Sara Pergher (arredamento) per Vermiglio.  

Il David per i migliori costumi è stato vinto da Massimo Cantini Parrini per Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta. Gli altri candidati: Mary Montalto per Gloria!, Maria Rita Barbera per L’arte della gioia, Carlo Poggioli per Parthenope e Andrea Cavalletto per Vermiglio

Mika, Massimo Cantini Parrini ed Elena Sofia Ricci, 7 Maggio 2025. ANSA/FABIO CIMAGLIA

Anche il premio per il miglior trucco è andato a Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta, Alessandra Vita e prostetico-special makeup Valentina Visintin. Gli altri candidati erano: Berlinguer – La grande ambizione, Sara Morlando e Rossella Sicignano, prostetico-special makeup Leonardo Cruciano e Viola Moneta; L’arte della gioia, Maurizio Fazzini; Parthenope, Paola Gattabrusi, prostetico-special makeup Lorenzo Tamburini e Vermiglio, Frédérique Foglia.

Anche la statuetta per la migliore acconciatura è stata conquistata da Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta per il lavoro di Aldo Signoretti e Domingo Santoro. Gli altri candidati: Desiree Corridoni per Berlinguer – La grande ambizione; Marta Iacoponi e Carla Indoni per Gloria!; Marco Perna per Parthenope e Tiziana Argiolas per Vermiglio

Per il miglior montaggio il premio è andato a Jacopo Quadri per Berlinguer. La grande ambizione, che ha avuto la meglio su: Walter Fasano per Dostoevskij; Giogiò Franchini per L’arte della gioia; Cristiano Travaglioli per Parthenope e Luca Mattei per Vermiglio

Il David per il miglior suono è stato vinto da Vermiglio, presa diretta Dana Farzanehpour, montaggio del suono Hervé Guyader, creazione suoni Hervé Guyader, mix Emmanuel De Boissieu. Gli altri candidati erano: Berlinguer – La grande ambizione, presa diretta Alessandro Palmerini, montaggio del suono Marc Bastien, creazione suoni Vincent Grégorio, mix Franco Piscopo; Campo di battaglia, presa diretta Emanuele Cicconi, montaggio del suono Alessandro Feletti, creazione suoni Alessandro Giacco, mix Marco Falloni; Gloria!, presa diretta Xavier Lavorel, montaggio del suono Daniela Bassani, creazione suoni François Wolf, mix Maxence Ciekawy; Parthenope, presa diretta Emanuele Cecere, montaggio del suono Silvia Moraes, creazione suoni Mirko Perri, mix Michele Mazzucco.

Per i migliori effetti visivi ha vinto il David di Donatello Napoli – New York, supervisore Victor Perez. Gli altri titoli candidati: Berlinguer – La grande ambizione, supervisore Tristan Lilien, producer Michel Denis; L’arte della gioia, supervisore Francesco Niolu, producer Rodolfo Migliari; Limonov, supervisore Fabio Tomassetti, producer Daniele Tomassetti e Parthenope, supervisore Rodolfo Migliari, producer Lena Di Gennaro

Un momento della serata, con Mika, 7 Maggio 2025. ANSA/FABIO CIMAGLIA

Il premio al miglior casting se lo sono aggiudicati Stefania Rodà e Maurilio Mangano per Vermiglio che hanno avuto la meglio su Stefania De Santis per Berlinguer – La grande ambizione; Anna Pennella per Familia; Massimo Appolloni per Gloria! e Francesco Vedovati, Anna Maria Sambucco e Massimo Appolloni per L’arte della gioia

Il premio per il miglior cortometraggio è andato a Domenica sera di Matteo Tortone, gli altri candidati: La confessione di Nicola Sorcinelli, La ragazza di Praga di Andree Lucini, Majoneze di Giulia Grandinetti e The eggregores’ theory di Andrea Gatopoulos

Il premio David Giovani è stato vinto da Napoli – New York di Gabriele Salvatores che ha battuto Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre; Familia di Francesco Costabile; Il ragazzo dai pantaloni rosa di Margherita Ferri e Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini

Foto di copertina: ANSA/FABIO CIMAGLIA