Nelle motivazioni della sentenza i giudici della Cassazione spiegano che la prescrizione per l’accusa di falso non si compirà prima del 25 luglio 2022. Sarà disposto un processo di appello bis

I giudici della Cassazione hanno annullato la condanna per i carabinieri Roberto Mandolini e Francesco Tedesco, condannati in appello a quattro e a due anni e mezzo con l’accusa di falso nel caso Cucchi (leggi qui). Per i due è stato disposto un processo di appello bis. Nelle motivazioni della sentenza, i giudici spiegano che la prescrizione per l’accusa di falso non si compirà prima del 25 luglio 2022.

«I vizi motivazionali rilevati impongono l’annullamento della sentenza impugnata con rinvio per un nuovo esame ad altra sezione della Corte d’Assise d’appello di Roma» si legge nelle motivazioni.

I supremi giudici ritengono fondati entrambi i ricorsi in quanto lamentano che la Corte territoriale, “nell’affermare l’oggettiva falsità del verbale di arresto di Cucchi e la colpevolezza degli imputati non avrebbe confutato “i rilievi mossi (…) riproponendone il percorso argomentativo oggetto di critica”.

«In realtà la Corte ha ricostruito la volontà dell’imputato dal comportamento tenuto da Mandolini nei giorni seguenti e più in particolare in quelli successivi alla morte di Cucchi – si legge nelle motivazioni – dando apoditticamente per scontato che la preoccupazione di occultare quanto accaduto palesata dal medesimo in quel contesto fosse già insorta nell’immediatezza dei fatti, senza preoccuparsi di motivare sulla sua effettiva consapevolezza dell’entità delle conseguenze subite da Cucchi».

di: Francesca LASI

FOTO: ANSA/CLAUDIO PERI