Durante una diretta Instagram, il leader del Movimento 5 Stelle ha parlato della guerra in Ucraina, del Dl Aiuti e della transizione ecologica
Dal Superbonus alla guerra in Ucraina: solo solo alcuni dei temi affrontati dal leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte in una diretta su Instagram.
«La corsa al riarmo è una follia in generale. Non è così che si risolve questo conflitto. Mi sono meravigliato che non ci sia stata la possibilità per il premier di parlare in Parlamento prima del viaggio negli Usa. Il Parlamento si può riunire anche nel fine settimana» ha dichiarato Conte commentando il mancato passaggio alle Camere del premier Mario Draghi per spiegare la posizione dell’Italia rispetto alla guerra in Ucraina.
«C’è la descrizione sulla stampa di un Conte e di un M5S isolato. C’è da parte di fior di commentatori un certo compiacimento, come a dire: ‘Conte non se lo fila nessuno’. È davvero assurdo quello che diciamo? Stiamo disturbando? Addirittura dobbiamo essere trattati come dei molestatori? Le nostre posizioni sono chiare, di grande responsabilità. Tutti i giorni constato camminando per strada, incontrando i cittadini, che tutti mi ribadite la stessa cosa, siete molto vicini alle nostre posizioni» ha poi continuato il presidente del M5S.
«Sul conflitto noi siamo stati chiari: ferma condanna della Russia. Quando è scoppiata la guerra – continua Conte – sono stato il leader che si è mosso per primo, ho chiamato tutti i miei colleghi, da Letta a Meloni, perché fossimo tutti uniti in questa reazione. Era importante dare pieno mandato a Draghi. Sono però passati 70 giorni di guerra, di carneficina” e non abbiamo nessuna prospettiva di negoziato in corso efficace, ha spiegato il leader del M5s. Se l’obiettivo è sconfiggere la Russia, se qualcuno all’interno del fronte occidentale vuole questo, dobbiamo essere consapevoli che è pericoloso, rischia di trascinarci in un conflitto planetario in cui nessuno si salverà. Oggi l’accusa è che il M5s e Conte sarebbero anti atlantisti. Perché scrivere stupidaggini per denigrare una chiara e limpida posizione? Mai messa in discussione l’alleanza atlantica”, il tema è “la postura al suo interno, che qualifica l’Italia: va a rimorchio o è partner e può dare un contributo? Siamo isolati in Parlamento, ma la stragrande maggioranza dei cittadini vuole la pace e sentir parlare di negoziato. Il negoziato non si può fare se concentriamo gli sforzi per un’escalation militare. Noi ci continueremo a battere in Parlamento, ho chiesto che il premier Draghi venisse in Parlamento. Sono rimasto sorpreso: nessun’altra forza politica si è associata alla nostra richiesta. Anche alcune forze che a parole vogliono la pace non si sono associate alla richiesta».
Il leader pentastellato ha affrontato la questione del Dl Aiuti: «nel nostro Dna c’è la transizione ecologica e quando questo Governo è nato, abbiamo chiesto ai nostri iscritti ‘volete appoggiarlo sul presupposto di continuare” la transizione. Non è possibile che ci venga chiesto di firmare una cambiale in bianco laddove il sindaco di Roma ha già preannunciato un termovalorizzatore. Non abbiamo potuto firmare quel decreto (il dl aiuti, ndr) con grande sofferenza, si è consumato un ricatto»
In merito al Superbonus ha affermato: «nella questione della transizione ecologica rientra anche la questione del Superbonus. In questi giorni ha fatto scalpore la posizione del presidente Draghi che al Parlamento Ue ha criticato il Superbonus, è stata una cosa che ci ha sorpreso molto, deprezzare una misura che ci ha fatto ricevere il plauso della presidente von der Leyen. Noi non possiamo venir meno ai nostri valori, noi sosteniamo lealmente il Governo ma non siamo al governo per ambizioni personali, noi saremo a Governo solo a queste condizioni».
Conte ha, poi, aggiunto : «l’altro giorno c’è stato un forte attacco al direttore del Tg2, Gennaro Sangiuliano, perché è intervenuto alla convention di FdI, quanto più lontano da noi. Qualcuno ha pensato di comminargli delle sanzioni esemplari, il M5S dice giù le mani dal direttore del Tg2. Non accettiamo censure nel servizio pubblico. In queste ore sento poi parlare della possibile chiusura di “Cartabianca”, la trasmissione di Bianca Berlinguer. Perché poi? Perché avrebbe ospitato Orsini? Questa guerra sta portando un clima di censura. Diciamo giù le mani dalla trasmissione di Bianca Berlinguer. Difendiamo Berlinguer e Sangiuliano fino alla fine. In Italia non c’è censura. Dobbiamo essere orgogliosi della differenza tra noi e la Russia. Qualche cautela in più si poteva adottare, ma benissimo che Mediaset abbia fatto quello scoop e che ci possiamo fregiare di aver fatto parlare Lavrov, anche se le sue affermazioni sono state inaccettabili».
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/FABIO FRUSTACI