Secondo i manifestanti la Francia sostiene la giunta militare

Sono almeno cinque gli arrestati in Ciad a seguito delle manifestazioni di sabato scorso che hanno sfociato in scontri violenti. Motivo della manifestazione le accuse rivolte alla Francia che, a detta dei manifestanti, sosterrebbe la giunta militare al potere.

È stato il generale Mahamat Idriss Déby Itno (figlio del presidente Idriss Déby Itno ucciso al fronte contro i ribelli) ha preso in mano la guida del Paese, mettendosi alla testa di un gruppo di 15 generali. Durante la manifestazione sono stati vandalizzati 7 distributori di benzina del gruppo francese Total, durante gli scontri a N’Djamena sono stati feriti 12 poliziotti. A seguito di questi scontri sono state fermate cinque persone che, secondo il portavoce della piattaforma di opposizione Wakit Tamma Max Loalngar, sarebbero “arrestate ingiustamente” e non riconosce la responsabilità del gruppo negli scontri dato che “la polizia aveva svuotato il luogo della manifestazione” e solo in seguito “le manifestazioni sporadiche che hanno avuto luogo dopo, non ne siamo responsabili”.

Lunedì una manifestazione di un centinaio di studenti delle scuole superiori è stata dispersa dalla polizia con il lancio di lacrimogeni. In questa occasione non è stato arrestato o ferito nessuno.

Sono stati i partiti di opposizione PSF e UNPT a richiedere il rilascio degli arrestati, secondo il ministro della Comunicazione Abderamane Koullamallah quanto accaduto ieri “è gravissimo” e “la gente risponderà delle proprie azioni”.

Il Governo è stato destituito e la Costituzione abrogata il 20 aprile 2021.

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: ANSA/EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON