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A rivelarlo è uno studio portato avanti dall’Università di Harvard, l’Istituto Smithsonian, l’azienda di test genetici 23andMe e la Catoctin Furnace Historical Society

È stata svolta un’analisi relativa ai legami storici del DNA che collega più di 40.000 parenti che vivono negli Stati Uniti agli schiavi liberi afroamericani che hanno lavorato in una fonderia di ferro nel Maryland, Catoctin Furnace, subito dopo la fondazione degli Stati Uniti.

Sono stati alcuni gruppi che cercano di ripristinare la conoscenza delle origini nelle comunità afroamericane a promuovere questo studio che offre una maniera nuova d’integrazione degli sforzi genealogici, storici, bioarcheologici e biochimici per la ricostruzione delle storie di vita di persone escluse dai documenti scritti e per l’identificazione dei loro parenti odierni.

Questa ricerca è una collaborazione tra l’Università di Harvard, l’Istituto Smithsonian, l’azienda di test genetici 23andMe e la Catoctin Furnace Historical Society.

È stato pubblicato il 4 agosto su Science, e rivela come 27 individui sepolti a Catoctin Furnace fossero correlati tra loro attraverso le condizioni genetiche che potrebbero aver avuto, da quali regioni dell’Africa e dell’Europa probabilmente provenissero e dove negli Stati Uniti hanno discendenti e parenti che sono in vita oggi.

«Ripristinare i collegamenti genetici diretti tra gli individui afroamericani e gli antenati sepolti nel passato schiavista è un enorme passo avanti sia dal punto di vista scientifico che genealogico, aprendo nuove possibilità per coloro che sono appassionati nella ricerca delle proprie radici familiari», ha detto Henry Louis Gates Jr., il coautore dello studio professore universitario e direttore dell’Hutchins Center for African & African American Research alla Facoltà di Arti e Scienze dell’Università di Harvard.

Fino a questo momento, le conoscenze genetiche sulle identità e le ascendenze degli antichi afroamericani erano veramente poche ed erano legate a quanto si poteva dedurre dal DNA mitocondriale trasmesso dalle madri, dal DNA del cromosoma Y negli uomini e da confronti con sequenze di DNA in database pubblici.

Questo nuovo studio va avanti tramite la sequenza dell’intero genoma degli individui storici, mettendo a confronto le sequenze attraverso un database di informazioni genetiche anonime di oltre 9 milioni di persone viventi e attraverso l’utilizzo di un nuovo algoritmo volto a determinare le relazioni genetiche tra le persone.

di: Alice GEMMA

FOTO: PIXABAY