+13,7% le telefonate al numero di emergenza 1522
È stato fornito il quadro della situazione della violenza sulle donne dall’Istat inerente agli anni 2020 e 2021.
Durante il 2020 54.609 hanno contattato almeno una volta i Centri antiviolenza, ben 3.964 persone in più rispetto al 2019.
Il 12,6% delle donne si è avvalsa del servizio di pronto intervento e messa in sicurezza, mentre il 14,2% ha avuto bisogno del percorso di allontanamento dalle situazioni violente e il 18% ha chiesto aiuto per il raggiungimento dell’autonomia.
Dal rapporto Il sistema di protezione per le donne vittime di violenza dell’Istat emerge che i servizi maggiormente offerti dalla rete di Centri antiviolenza sono: ascolto (99,6%), accompagnamento e orientamento ad altri servizi (98,1%). A causa delle restrizioni per il contrasto della pandemia sono diminuite le donne che nel 2020 sono state ospitate presso le case rifugio del 19,2% rispetto al 2019.
Il 45,2% delle donne esce dalle Case rifugio avendo concluso il percorso di uscita dalla violenza, mentre il 20% ha avuto necessità di trasferimento in altra struttura o abitazione, per il 23,3% delle donne l’esito è stato negativo (con l’11,4% che abbandona il percorso e l’11,9% che ritorna dal maltrattante).
Nel 2021 il numero 1522 dedicato alla violenza di genere è stato raggiunto da 36.036 telefonate, con un incremento del 13,7% rispetto al 2020. Il numero 1522 è importante anche come snodo per mettere in comunicazione le donne e i servizi di cui necessitano, nel 2021 il 90,1% (10.074 chiamate) è stato
inviato a un CAV, il 4,4% (492) alle forze dell’ordine (Carabinieri o Commissariato di Polizia) e l’1,7%
(190) alle Case rifugio.
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: ANSA