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Gli anarchici hanno minacciato un attentato a Bologna con una telefonata anonima alla sede del Resto del Carlino

Domani venerdì 3 febbraio Ilaria Cucchi farà visita ad Alfredo Cospito in carcere a Opera. La visita, prevista alle 12, è stata annunciata da una nota in cui si legge: «ha l’obiettivo di verificare le condizioni di salute di Alfredo Cospito. Il carcere di Opera è la più grande delle 208 carceri italiane ed è uno degli istituti più importanti e sorvegliati di tutto il continente europeo. A Opera vengono applicati tutti i regimi e circuiti carcerari speciali esistenti oggi in Italia: 41-bis, E.I.V. (elevato indice di vigilanza), A.S. (alta sicurezza)».

Intanto gli anarchici hanno minacciato un attentato a Bologna. La minaccia è arrivata con una telefonata anonima alla portineria della sede del Resto del Carlino. Lo riporta la testata bolognese parlando di una “voce giovane e maschile, senza accenti, con una lieve cadenza bolognese”.

La voce avrebbe dichiarato che a Bologna “ci sarà un grave attentato per i fatti relativi ad Alfredo Cospito“. Sembra che la chiamata sia rimbalzata da un numero interno, forse quello del vecchio centralino, ed è stata presa alle 08:05 durando nemmeno un minuto. È stata immediatamente avvisata la Digos.

La polizia postale ha alzato il livello di attenzione per i contenuti sul web. Il direttore Ivano Gabrielli ha chiarito: «svolgiamo un’attività quotidiana di monitoraggio della rete in collaborazione con i colleghi dell’Antiterrorismo: quando l’emergenza sale, di conseguenza cresce anche il nostro livello di attenzione».

Il ministro degli Esteri Tajani ha dichiarato che “c’è una minaccia anarchica” contro l’Italia, “l’ultima viene da Caracas, dove il console ci ha riferito che un ex deputato di Maduro sta invitando a manifestare di fronte alle nostre sedi diplomatiche per sostenere Cospito ‘amico della causa’“.

«Non è un bel segnale, è un messaggio negativo contro lo Stato italiano. Si tratta di un ex parlamentare chavista che ora fa il conduttore radiofonico. Questo messaggio certamente non fa bene alla stabilità, non fa bene perché sono messaggi negativi che vanno a sostegno di una persona che è detenuta per reati di terrorismo», ha aggiunto ospite a Casa Italia.

Migliorano le condizioni di salute dell’anarchico

Intanto l’avvocato di Cospito, Flavio Rossi Albertini, commenta le intenzioni del suo assistito: «è assolutamente determinato ad andare avanti ma è consapevole che ciò porterà a delle conseguenze irreparabili. Alfredo è sempre più magro, ha perso 45 chili. La situazione si sta estremamente complicando e si sta andando oltre la soglia critica. Alfredo Cospito aveva predisposto uno scritto da inviare alle autorità che possono riceverli per vigilare contro la tortura, contro i trattamenti inumani e degradanti. Questo foglio contenuto in un block notes gli è stato sottratto, trattenuto, sequestrato da parte del nuovo istituto di Opera. Gli hanno, inoltre, sottratto i libri che provenivano dal carcere di Bancali e quindi non ha più niente da leggere e tanto meno da scrivere», ha poi riferito.

Questa mattina il consigliere regionale lombardo di +Europa/Radicali Michele Usuelli che ha visitato al carcere di Opera l’anarchico ha detto che le sue condizioni di salute erano in miglioramento. Usuelli ha dichiarato che Cospito era “vigile, reattivo e respirava bene”. «Lui è focalizzato sulla battaglia per un 41 bis più umano, tanto è che ci teneva a specificare che ha paura che gli altri detenuti possano pensare che riceva trattamenti di favore in quanto noto, aveva moltissimo questa preoccupazione. Trattamenti di favore che non ci sono, ma non è importante solo la verità, conta anche il percepito. Ha la preoccupazione di quella che può essere la percezione degli altri detenuti. Ora Cospito ha scelto una lotta non violenta contro il regime di carcere duro».

Intanto il procuratore generale del Piemonte, Francesco Saluzzo, ha inviato al ministero della Giustizia il suo parere sul 41bis per il caso di Cospito. La Procura, tuttavia, non ha rivelato alcun dettaglio sul contenuto del testo, lungo 17 pagine.

Sanremo blindato

Lo stato di allerta si espande fino a Sanremo.

Il festival sarà blindato, come stabilito durante una riunione tra Prefettura e Questura, dopo la minaccia degli anarchici.

Controlli a tappeto in tutta le zone a rischio limitrofe all’Ariston e alle vie adiacenti in cui si allestiranno gli spettacoli che faranno da cornice al Festival e che attireranno gli spettatori. Ma anche monitoraggio continuo di siti online per sapere se ci possano essere manifestazioni coatte non autorizzate.

Il Viminale ha spedito rinforzi, come riporta LaPresse: 150 specialisti delle unità antiterrorismo e cyber sicurezza che si aggiungono ai 100 già impiegati a livello territoriale, tra polizia, carabinieri e guardia di finanza.

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA/MASSIMO PERCOSSI