Nordio assicura che il 41bis non è mai stato messo in discussione. Dal carcere Cospito non condanna le azioni degli anarchici
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta nel dibattito intorno al caso Cospito telefonando a Stasera Italia, un programma d Rete 4. Secondo la premier “la sfida non è al governo, ma allo Stato, è un tema che ci riguarda tutti“. Meloni ha poi ribadito: «non è un tema politico, di destra e sinistra. Ho visto molti toni, secondo me, che buttavano in politica una questione che ci riguarda tutti. E il governo non ha fatto altro che il suo lavoro, facendo molta attenzione a non alzare i toni».
Lo Stato, ribadisce Meloni, rimane fermo davanti alle minacce: «lo Stato rimane fermo, perché io credo che lo Stato debba rimanere fermo di fronte alle minacce di mafiosi e terroristi. E noi ci chiediamo se il governo stia eccitando la piazza? Io rimango un po’ di stucco: bisogna capire chi crea il problema e chi non lo crea, perché il problema non lo ha creato il governo. Il problema lo hanno creato delle persone che decidono deliberatamente di sfidare lo Stato italiano».
«Di fronte a una questione delicata come si utilizzano certi messaggi o certi temi può ingigantire la cosa – ha dichiarato la premier. – Il governo non ha fatto niente, perché non gli compete decidere su questa materia, che compete alla giustizia. Abbiamo auto di funzionari dello Stato italiano, delle ambasciate, che saltano in vari posti d’Europa, continue minacce allo Stato da parte di questi anarchici e la domanda è se il governo stia incitando la piazza? Io francamente rimango un po’ allibita. Qui c’è della gente che sfida apertamente lo Stato italiano dicendo: ‘O si fa come diciamo noi o rischiate di vedere le vostre macchine messe a fuoco’. Gente che dichiara apertamente: ‘Noi colpiremo se le cose non vanno come diciamo noi’, che chiede in cambio che non si applichi il carcere duro verso mafiosi e terroristi».
L’informativa di Nordio
Alla Camera dei deputati il ministro della Giustizia Carlo Nordio è intervenuto sulla vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito, da oltre 100 giorni in sciopero della fame per protestare contro il regime carcerario 41bis cui è stato sottoposto. «Non abbiamo mai messo in discussione il 41bis – puntualizza Nordio – lo Stato deve tenere la massima fermezza e la massima determinazione di fronte agli atti degli scorse giorni».
L’informativa del ministro è iniziata spiegando che “la posizione giuridica del detenuto Cospito è complessa” e che per la revoca del 41bis è necessario il parere dell’autorità giudiziaria ma che “il Pg di Torino ci ha fatto sapere telefonicamente che non è in grado oggi di inviarci il suo parere ma domani, per cui io oggi non sono in grado di rispondere al quesito“. Nordio ha voluto poi precisare che Cospito si trova al 41bis sulla base di un’istruttoria da cui è emerso che “il detenuto ha fornito positiva dimostrazione di essere perfettamente in grado di collegarsi con l’esterno anche in costanza di detenzione” e che su questo regime carcerario “è opinione prevalente che il ministro non possa pronunciarsi prima di aver acquisito i pareri delle autorità giudiziarie competenti“. A proposito del 41bis Nordio ha comunque puntualizzato che “la possibilità di mutare questa normativa è inesistente” e che “lo stato di salute di un detenuto non può costituire un elemento di pressione” sul governo.
Quando Alberto Balboni, Fratelli d’Italia ha accusato i parlamentari del Partito Democratico di aver “aperto una voragine alla mafia” andando in carcere da Cospito è scattata la bagarre in Aula, con il centrosinistra che ha chiesto a La Russa, il presidente, di censurare Balboni. Ignazio La Russa ha risposto che tutti possono intervenire come vogliono, a questo punto i parlamentari si sono alzati e hanno lasciato l’aula in segno di protesta.
Usuelli ha incontrato Cospito: “mi è parso vigile, reattivo ed eupnoico”
Il consigliere regionale lombardo di +Europa/Radicali Michele Usuelli ha incontrato Alfredo Cospito.
Durante il colloquio, durato 25 minuti circa, Usuelli ha “chiesto a Cospito di condannare le azioni violente di questi giorni, che ci allontanano dalla possibilità di ottenere una revisione del 41bis“. Cospito “non mi ha detto di approvare questi gesti, ma prevalendo il suo essere anarchico, non si sente di dire nulla a chi li sta compiendo, nemmeno di condannarli“. Usuelli ha aggiunto che l’anarchico ha assicurato “io voglio vivere”.
Il consigliere regionale ha spiegato che Cospito “è apparso molto lucido, sente la responsabilità della sua iniziativa per l’umanizzazione del 41 bis, pur comprendendo la necessità di impedire la comunicazione tra quei detenuti e il mondo esterno“, l’anarchico “è parso vigile, reattivo ed eupnoico. Quando gli ho raccontato che sono un pediatra mi ha subito detto che gli mancano moltissimo i fumetti” ha aggiunto Usuelli a cui l’anarchico ha inoltre confermato di aver smesso di prendere gli integratori.
Opera Pia: “riusciamo a gestirlo”
Nel frattempo dal carcere Opera Pia di Milano fanno sapere che il personale della casa circondariale è in grado di gestire la delicata situazione fisiologica dell’anarchico. «Riusciamo a gestirlo tranquillamente e a garantirgli tutto quello di cui ha bisogno» hanno dichiarato dal carcere milanese, dove il 30 gennaio è stato trasferito. Da quanto si è saputo anche stamane Cospito è stato visitato dal medico del Servizio di assistenza integrata, struttura dell’istituto penitenziario alle porte di Milano in cui si trova e dove, come prevede il 41 bis, è monitorato 24 ore su 24. I suoi parametri vitali sono stati definiti normali.
Da quanto risulta le sue condizioni fisiche, nonostante abbia iniziato a rifiutare gli integratori, non richiedono trasferimento in un ospedale esterno, in questo caso nel reparto di medicina penitenziaria del San Paolo. Il 55enne, come tutti coloro che in carcere fanno lo sciopero della fame, verrà sottoposto a visite quotidiane. Al momento, oltre allo zucchero chiesto al suo ingresso, non avrebbe fatto altre richieste.
di: Caterina MAGGI
aggiornamento: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI