ilaria cucchi

I partiti puntano sulle personalità e cominciano a presentare le liste. Il centrodestra granitico nei sondaggi

Secco botta e risposta fra Letta e Meloni che si contendono la corsa per il primo partito. «È evidente che Giorgia Meloni sta cercando di cambiare immagine, di riposizionarsi e di ‘incipriarsi’. Ma mi sembra un po’ complicato, perché se i punti di riferimento sono Orban, sono esattamente l’opposto di quello che dice».

Così il segretario dem, rievocando anche il discorso pronunciato dalla rivale per la campagna di Vox in Spagna, stiletta Meloni che non esita a replicare a tono.

«Caro Letta, al netto della misoginia che questa frase tradisce e dell’idea secondo la quale una donna dovrebbe essere attenta solo a trucchi e borsette, il vostro problema è che non ho bisogno di ‘incipriarmi’ per essere credibile» risponde dal suo profilo Facebook la leader di FdI.

«La posizione di Fratelli d’Italia in politica estera è coerente ed estremamente chiara. E ha come stella polare la difesa dell’interesse nazionale italiano. E non accettiamo lezioni da chi si erge a paladino dell’atlantismo ma poi stringe patti con la sinistra radicale nostalgica dell’Urss» chiosa Meloni.

Cottarelli correrà con +Europa e Pd

Intanto il blocco del centrosinistra continua a svelare le sue carte. Dopo gli annunci di Sinistra Itaiana ed Europa Verde, anche +Europa e il Pd fanno il punto sulle liste e annunciano un altro nome di spicco. Carlo Cottarelli sarà candidato nel partito di Emma Bonino: ad annunciarlo è stato lo stesso economista nel corso di una conferenza stampa congiunta.

Bonino ha approfittato dell’occasione anche per togliersi qualche sassolino dalla scarpa su Calenda: «mai avevo visto un voltafaccia così repentino, immotivato e anche truffaldino» attacca l’ex radicale parlando dello strappo di Azione.

Sinistra Italiana e Europa Verde candidano Ilaria Cucchi e Aboubakar Soumahoro

In una conferenza alla Camera dei Deputati Sinistra Italiana ed Europa Verde annunciano due candidature di spicco, selezionate anche per contribuire concretamente al progetto di allargamento a sinistra della coalizione guidata dal Pd. Fratoianni e Bonetti accoglieranno rispettivamente nelle loro liste Ilaria Cucchi e Aboubakar Soumahoro.

Salvini rilancia su nucleare e Ponte sullo Stretto

«Stiamo lavorando per mettere in dettaglio due temi per me centrali che riguardano energia e infrastrutture»: così Matteo Salvini, confermando l’azione coesa del centrodestra nella presentazione del programma, rilancia su nucleare e Ponte sullo Stretto di Messina.

«In primis bisogna aggiungere alle fonti energetiche rinnovabili il nucleare, e poi e poi bisogna dare via libera alle troppe infrastrutture bloccate da tempo, e faccio un esempio che è quello del Ponte sullo Stretto di Messina» spiega il leader della Lega che conferma l’appoggio di Berlusconi e Meloni anche al progetto di autonomia.

Conte contro Meloni: “non prendo ordini da Washington come lei”

Chiuso – almeno per il momento – il capitolo delle alleanze, il Movimento è ormai lanciato nella corsa solitaria e lavora sempre più a sinistra. Intervistato da Radio 24 il presidente Giuseppe Conte torna infatti all’attacco: «io non prendo ordini da Washington, io sono leale con tutti i nostri alleati ma io difendo i nostri interessi in modo vero» dichiara tornando sulle accuse di anti-atlantismo.

«Non faccio come Meloni che va a Washington e si va a raccomandare per cercare di governare, e poi parla sempre di interesse nazionale» chiosa ancora.

Conte ne ha anche per il Pd e torna ad attaccare la chiusura dei dem al Movimento: «hanno deciso così fin dall’inizio, in modo del tutto irrazionale e incomprensibile, dando uno schiaffo anche ai loro elettori».

Una decisione che Conte definisce “contraddittoria” perché “dicono no al M5S, che ha battuto il pugno sul tavolo cercando di sollecitare il Governo in carica per delle priorità, e poi lavorano con Fratoianni che ha votato 55 volte la sfiducia e con Bonelli che ha ritirato il simbolo di Europa Verde alla Muroni perché ha appoggiato il governo Draghi“.

Berlusconi: “penso di candidarmi al Senato”

Dopo diversi tentennamenti e dietrofront, ora il Cavaliere sembra pronto a confermare la propria candidatura al Senato. Pur non sciogliendo definitivamente la riserva, Berlusconi confessa di aver ricevuto “pressioni da parte di molte persone, quindi penso che alla fine mi candiderò così finalmente saranno contenti“.

«Non mi interessa la lotta sulla leadership, i nomi imi appassionano poco. – aggiunge ancora. – Mi interessano di più le cose da fare, la battaglia contro l’oppressione fiscale, contro l’oppressione giudiziaria».

Mentre il centrodestra vola nei sondaggi (pare che arriverebbe a sfiorare, ma non raggiungere, la soglia dei 2/3 dei seggi per modificare la Costituzione), si discute quindi ancora sui programmi. Intervistato da Radio anch’io Berlusconi ha ribadito che la flat tax “fa aumentare le entrate, fa riemergere il sommerso e fa crescere l’economia e gli investimenti, quindi le entrate“, salvo poi rassicurare sull’attuazione di questa rivoluzione fiscale: «siamo persone responsabili, procederemo con gradualità, non intendiamo fare nuovo deficit».

Calenda sogna la maggioranza Ursula

Intanto in questa fase della partita pre-elettorale gli occhi sono tutti puntati al centro. Nelle prossime ore dovrebbe essere scritta l’ultima parola sull’alleanza fra Calenda e Renzi: «ci stiamo sentendo, stiamo discutendo – conferma il leader di Azione che però temporeggia. – visto com’è andata con il Pd, finché non sono depositati i simboli non mi sbilancio».

Riguardo a un possibile terzo polo, “io spero che nasca” assicura Calenda alla Stampa che ribadisce “tutte le premesse per farlo, perché con Italia Viva siamo vicini dal punto di vista programmatico“, tanto che “sulle questioni di fondo l’accordo è raggiunto e ora si discute su altre cose rilevanti“.

«Stiamo lavorando – conferma insomma – ma è pur sempre un incontro tra forze politiche che hanno fatto scelte diverse nel recente passato: loro sono stati al governo con il Movimento 5 stelle, noi no» incalza ancora.

Così come per la coalizione e i collegi, anche la leadership “è una delle questioni che dobbiamo definire con chiarezza, ma la comunicheremo solo se e quando chiuderemo l’accordo. Potrebbe anche essere una figura terza, magari una donna“.

Tante incognite, insomma, ma con un obiettivo dichiarato e riassunto nella “maggioranza Ursula“, dunque costruendo una coalizione ben più ampia di un terzo polo centrista che “chieda a Mario Draghi di rimanere a Palazzo Chigi“.

Meloni rilancia un Governo politico, Bassetti guarda al Ministero della Salute

«Siamo pronti, come recita anche il nostro slogan elettorale». Intervistata dalla Verità Giorgia Meloni ribadisce il piano di un governo “ovviamente” politico, “legittimato dal voto popolare, e porrà fine alla lunga stagione dei tecnici e dei premier che nessun italiano aveva mai votato“.

«Giorgia Meloni sta cercando di riposizionarsi, di incipriarsi, di rifarsi un’immagine, ma la differenza tra l’intervista a Panorama e il decalogo per la candidata di Vox c’è, quel discorso è un’altra storia: io dico non si faccia un discorso in Spagna per il pubblico spagnolo e uno in Italia, ognuno di noi ha una faccia sola», è il commento del segretario del Pd Enrico Letta all’intervista di Meloni.

«Questo ovviamente non ci impedirà di avvalerci, se necessario, di competenze che non vengono dalla politica di partito» ha aggiunto Meloni.

Personalità tecniche esterne, ad esempio, come il direttore della clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova Matteo Bassetti. Corteggiato da giorni dal centrodestra, Bassetti sembra cedere alle lusinghe: «se qualcuno me lo chiedesse, sarei ovviamente onorato, lusingato e a disposizione per dare una mano come tecnico. Poi, in che ruolo, evidentemente non spetta a me dirlo» dichiara rispondendo all’ipotesi di un ruolo da ministro della Salute.

«Io la mia disponibilità la do – ribadisce all’AdnKronos – ovviamente come tecnico, all’interno del ministero della Salute che è una macchina che credo di conoscere. Dopo di che, tutto il resto sono ‘rumors’ che in qualche modo credo facciano parte del momento».

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI