Il 2 agosto atteso l’incontro tra Letta e Calenda
Per la prima volta il centrodestra si è riunito negli uffici della Lega in Senato per discutere del programma elettorale. In una nota si legge che tra gli esponenti ci sarebbe “totale condivisione su riforma presidenziale e autonomia”.
Conte: “al voto con il simbolo che conosciamo”
Giuseppe Conte nega tensioni con Beppe Grillo. «Il mio nome nel simbolo del Movimento 5 Stelle? Il simbolo sarà quello che conosciamo – ha dichiarato il leader pentastellato – Ho un contatto quasi quotidiano [con Grillo, NdR] Le cose che leggo sui giornali sono soltanto polvere, l’unica ragione con cui me le spiego è che si ha paura del M5S».
Verso l’incontro Letta-Calenda
L’atteso incontro tra Carlo Calenda ed Enrico Letta potrebbe tenersi domani mattina, 2 agosto, ma la notizia non è stata confermata.
Calenda ha risposto all’appello di Enrico Letta per costruire un’alleanza “senza veti reciproci”.
«Enrico Letta sei troppo intelligente per considerare questo appello una risposta – ha scritto su Twitter il segretario di Azione – Vediamoci oggi con +Europa e chiudiamo in un senso o nell’altro. Cosi ci facciamo male tutti. A dopo».
«I patti sono chiarissimi. No Bonelli, Fratoianni che sono contro Draghi negli uninominali, no Di Maio negli uninominali. Già accettarli in coalizione per noi è problematico ma ti siamo venuti in contro – ha continuato Calenda – D’altro canto ci impegniamo a non candidare negli uninominali personalità divisive per il centro sinistra. Sui temi: agenda Draghi, non tasse e bonus. Risposte nette su rigassificatori e modifica reddito di cittadinanza. Queste cose le hai sul tavolo da giorni. Legittimo dire ‘non riesco’ ma chiudiamo questa partita».
Subito arriva la risposta di Letta, che si dice propenso a trovare un’intesa. «Sono disposto ad incontrarli ma senza preclusioni, no ai veti e no alle sportellate – ha dichiarato il segretario durante un incontro con i sindaci dem al Nazareno – Io faccio fatica a discutere con le sportellate. Se abbiamo voglia di parlare bene, se no è difficile discutere così. Da parte mia c’è la volontà di trovare un’intesa, e farò di tutto per fa sì che l’intesa si raggiunga. Io e Calenda tre giorni ci siamo stretti la mano e ci siamo messi d’accordo su una strada, ma se tutto salta tre giorni dopo, vuol dire che non serve a niente. Incontriamoci: patti chiari e amicizia lunga. Abbiamo la responsabilità di fare un accordo per un’alternativa alla destra».
di: Francesca LASI
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