MELONI METSOLA

Il primo ministro italiano atteso da Metsola, Von der Leyen e Michel. In Italia lo scontro è sui rave party, Letta: “decreto non è emendabile, va ritirato”

Si aprono le danze europee per la nuova premier italiana. Oggi, infatti, Giorgia Meloni sarà a Bruxelles per incontrare i vertici Ue, tra cui la presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola, la presidente della Commissione Ursula von Der Leyen e il presidente del Consiglio Charles Michel.

Oggi sarò a Bruxelles per incontrare i vertici delle istituzioni europee. La voce dell’Italia in Europa sarà forte: siamo pronti ad affrontare le grandi questioni, a partire dalla crisi energetica, collaborando per una soluzione tempestiva ed efficace al fine di sostenere famiglie e imprese e mettere un freno alla speculazione” ha scritto in un post su Facebook.

Dall’Europa c’è fiducia: «sono fiducioso che l’impegno del nuovo Governo avverrà in uno spirito positivo. In generale il messaggio dall’Italia è stato di una chiara volontà di impegnarsi, una chiara volontà di stare alle regole», ha detto oggi un funzionario dell’Ue parlando in vista della riunione lunedì prossimo dell’Eurogruppo.

Prima di raggiungere il Parlamento Europeo, Meloni ha avuto un pranzo informale con il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni. L’incontro, riferiscono fonti di Palazzo Chigi, è stato “piacevole e doveroso” e nel corso della conversazione si sono affrontate tutte le emergenze attuali, dal Pnrr all’energia fino alla guerra in Ucraina.

Benvenuta Presidente Giorgia Meloni all’Europarlamento. L’Italia ha sempre avuto un ruolo centrale nell’Ue. Più che mai – con l’invasione Russa dell’Ucraina, prezzi dell’energia alle stelle e inflazione in aumento – dobbiamo rimanere uniti. Siamo più forti se stiamo insieme” ha scritto Metsola in un tweet.

Il nodo del rave

Sul fronte interno, tra le questioni che la premier si trova a dover affrontare nel breve periodo, c’è sicuramente la modifica dell’art. 434 del Codice Penale stabilità per fermare i rave party. Le opposizioni, infatti, si sono scagliate contro la decisione, e in particolare contro il testo sulla definizione “troppo generica” di raduno e sulla “discrezionalità larga” che avrebbero le forze di polizia. Nonostante le rassicurazioni di Meloni sull’espressione del dissenso, anche una parte della maggioranza non si dice d’accordo.

Il segretario del Pd, Enrico Letta, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui definisce il decreto “aberrante, va ritirato”. «Che il ministro dell’Interno abbia il bisogno di fornire un chiarimento verbale sul decreto rende evidente che si tratta di una norma oscura, messa in piedi solo per fare propaganda, un pasticcio che crea danni nell’ordinamento penale, che mette in difficoltà gli operatori del diritto e le forze dell’ordine. Una legge così sbagliata da non essere nemmeno emendabile: va ritirata», dichiara.

Lo scontro si fa più acuto soprattutto alla luce di quanto avvenuto a Predappio dove in oltre 2.000 si sono riuniti per celebrare il centenario della marcia su Roma, evento per il quale la Procura indaga su 8 persone per il reato di apologia del fascismo.

Ministro Nordio: “priorità sono le carceri”

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio si è recato in visita al carcere romano di Regina Coeli e a Poggioreale oggi 3 novembre. «Ho preso atto del grande lavoro fatto, che sarà potenziato da noi per migliorare le condizioni di vita di tutta l’amministrazione penitenziaria e dei detenuti. Per me il carcere è una priorità, lo dimostrano le mie prime tre uscite pubbliche, che sono un messaggio di estrema attenzione. L’edilizia penitenziaria è una priorità senza quella non procediamo nell’opera di modernizzazione e umanizzazione. È una questione non solo di fondi, ma anche di permessi. Nel caso di città come Roma e Venezia c’è il problema della compatibilità tra innovazione edilizia e tutela dei siti storici. Bisogna trovare un coordinamento tra i vari ministeri e anche tra beni giuridici protetti. L’innovazione in città di grande storia transita attraverso una modifica dei luoghi, e se questo significa il sacrificio di qualche reperto archeologico questo va fatto perché non ci possiamo fermare».

Salvini: “lavoriamo per aumentare le sanzioni a chi guida ubriaco e drogato”

Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini è intervenuto sul tema degli incidenti stradali e ha annunciato che verranno inasprite le pene per chi guida senza rispettare gli obblighi di legge.”Troppe tragedie per colpa di chi guida ubriaco e drogato. Stiamo lavorando per intervenire sui Codici per aumentare sanzioni e salvare vite” ha scritto su Facebook.

Verso il Cdm su Nadef, prossima settimana il Dl Aiuti

Il Cdm domani affronterà l’integrazione della Nadef (Nota di aggiornamento al Def) e la Relazione del Governo al Parlamento sull’aggiustamento di bilancio. Per il Dl aiuti bisognerà aspettare la prossima settimana.

di: Alessia MALCAUS

aggiornamenti: Micaela FERRARO

FOTO: EPA/STEPHANIE LECOCQ