Il tribunale di Khimki ha giudicato la cestista statunitense colpevole di traffico di stupefacenti. Gli Usa chiedono a Mosca di accettare lo scambio di prigionieri per la liberazione di Griner e dell’ex marine Paul Whelan
La cestista statunitense Brittney Griner è stata condannata a 9 anni dopo essere stata giudicata colpevole di traffico di droga dal tribunale di Khimki, alla periferia di Mosca.
«Griner Brittney Yvette ha commesso contrabbando di droga, possesso di stupefacenti» ha dichiarato la giudice Anna Sotnikova.
La stella del basket era stata trovata in possesso di olio di cannabis.
Gli avvocati di Griner hanno annunciato che faranno appello, per il quale hanno 10 giorni di tempo, e hanno riferito che la campionessa sta molto male. «Brittney sta molto male, è difficile parlarci» hanno dichiarato i legali.
Immediata la replica del presidente Usa Joe Biden. «La Russia detiene Griner ingiustamente. È inaccettabile e chiedo alla Russia di rilasciarla immediatamente». La portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre ha chiesto a Mosca di accettare lo scambio di prigionieri per la liberazione di Griner e dell’ex marine Paul Whelan, accusato di spionaggio.
Jean-Pierre ha sottolineato che gli Stati Uniti “sono pronti a fare tutti i passi necessari” per riportare a casa i loro cittadini “illecitamente” detenuti all’estero e che Biden e il team per la Sicurezza nazionale “seguono ogni giorno” la vicenda.
Anche il Segretario di Stato Usa Antony Blinken ha assicurato che la priorità della Casa Bianca è “riportare a casa Griner e Paul Whelan, detenuto ingiustamente”. Blinken ha, poi, espresso preoccupazione per la condanna, che ha definito “ingiusta”, e per “l’uso da parte del governo russo di detenzioni illecite per portare avanti la propria agenda, utilizzando le persone come pedine politiche”.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/EPA/MAXIM SHIPENKOV