Agenti, educatori e personale dell’istituto avrebbero utilizzato in modo disinvolto i tamponi, evitando di acquistarli in farmacia
La Procura di Biella ha chiesto il rinvio a giudizio per 25 persone, indagate nell’ambito dell’inchiesta sui tamponi facili in carcere.
Il reato contestato ai 25, tra cui l’ex direttore della casa circondariale, Tullia Ardito, e l’ex comandante della polizia municipale, è di peculato.
I coinvolti, in tutto 51, tra agenti, educatori, personale infermieristico e amministrativo, amici e parenti, avrebbero utilizzato per scopi personali e gratuitamente i tamponi Covid destinati ai detenuti.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/TINO ROMANO