L’Alleanza, avverte il presidente Usa, cambia di conseguenza ai cambiamenti del mondo
Dopo Jens Stoltenberg, anche il presidente statunitense Joe Biden ha tirato le somme al termine del summit Nato a Madrid.
Sul conflitto in Ucraina, ha affermato: «difenderemo ogni centimetro del territorio alleato, le cose cambiano e noi ci dobbiamo adattare. Ho detto a Putin che se avesse attaccato avrebbe ottenuto più Nato e questo è esattamente ciò che è accaduto. Questo è un summit che serve per rafforzare l’Alleanza. Il mondo cambia e la Nato cambia di conseguenza».
L’inquilino della Casa Bianca ha poi sottolineato che la Russia ha perso il suo status internazionale. In merito alla possibile vendita di jet alla Turchia ha dichiarato: «dobbiamo vendere i jet F16 e modernizzarli, ho bisogno dell’approvazione del Congresso per farlo ma credo di riuscirci. Invieremo nuove armi all’Ucraina nei prossimi giorni per un totale di 800 milioni» – ha aggiunto.
Sul diritto all’aborto negli Stati Uniti ha poi aggiunto: «avrò un incontro con i governatori per decidere i prossimi passi da fare sull’aborto. É necessario trasformare in legge la Roe v. Wade. Il comportamento della Corte Suprema è stato oltraggioso, ma l’America non arretra, siamo in una posizione migliore di prima. Dobbiamo cambiare la decisione della Corte Suprema sull’aborto».
Il presidente francese Emmanuel Macron, intanto, tenta di difendere l’Alleanza dalle accuse della Cina e dichiara: «la Nato non è un’alleanza contro la Cina, è un’alleanza per la pace e la difesa collettiva nello spazio geografico euro-atlantico. Ma dobbiamo tenere conto da un lato delle sfide sistemiche che pone la crescita della potenza cinese nell’area del Pacifico, e dall’altro, della contestazione all’ordine internazionale che viene dal partenariato tra la Cina e la Russia. É questo il senso del concetto strategico che abbiamo adottato».
Il presidente turco Erdogan ha auspicato che la Turchia abbia un ruolo più centrale nella Nato in futuro e ha definito un successo diplomatico l’accordo su Svezia e Finlandia. Durante il suo discorso di fine lavori, inoltre, ha esortato gli alleati a mostrare “vera solidarietà” nella lotta di Ankara contro il terrorismo: «questa determinazione (contro il terrorismo) non deve rimanere sulla carta. È imperativo che la lotta continui in piena solidarietà, senza alcuna discriminazione tra le organizzazioni terroristiche».
Anche il ministro della Difesa italiano, Lorenzo Guerini, in rappresentanza al posto del premier Mario Draghi, ha affermato: «a Madrid momento storico. Con il nuovo Concetto Strategico sono state prese decisioni fondamentali per la difesa collettiva e per la nostra sicurezza. Sono felice per il passo compiuto verso l’ingresso di Finlandia e Svezia. Summit dimostrazione di forte coesione tra Alleati, con ricadute anche sul piano delle collaborazioni industriali».
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/EPA/JUAN CARLOS HIDALGO