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Il presidente Biden ha inaugurato la decima conferenza di revisione del Trattato di Non Proliferazione nucleare invitando Mosca e Pechino ad assumere un impegno per la negoziazione

Comincia oggi e si concluderà il prossimo 26 agosto a New York la decima conferenza di revisione del Trattato di Non Proliferazione nucleare.

L’appuntamento cade in un momento molto delicato per il tema, con l’Iran che proprio oggi ha confermato di essere “tecnicamente” in grado di costruire la bomba atomica.

Inaugurando la convention il presidente Usa Joe Biden accusa Mosca e Pechino: «dopo la brutale e non provocata aggressione dell’Ucraina, la Russia deve dimostrare di essere pronta a riassumere un impegno a dialogare con gli Stati Uniti per il controllo delle armi nucleari».

Le responsabilità sul tema ricadono, secondo Biden, anche sulla Cina che dovrebbe “avviare dei negoziati che riducano il rischio di errori di calcolo e dinamiche militari destabilizzanti“.

Intanto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, anch’esso intervenuto alla conferenza, mette in guardia sul pericolo di un conflitto nucleare: «basta un errore di calcolo per l’olocausto nucleare» avvisa.

Interviene anche Vladimir Putin, che scongiura una guerra nucleare. «Non ci possono essere vincitori in una guerra nucleare e non dovrebbe mai essere scatenata – ha dichiarato il capo del Cremlino – sosteniamo una sicurezza uguale e indivisibile per tutti i membri della comunità mondiale. La Russia segue coerentemente la lettera e lo spirito del Trattato di non proliferazione di armi nucleari. Anche i nostri obblighi derivanti dagli accordi bilaterali con gli Stati Uniti sulla riduzione e limitazione delle armi rilevanti sono stati pienamente rispettati».

di: Marianna MANCINI

aggiornamenti di: Francesca LASI

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