La Bce aveva rifiutato l’autorizzazione per l’acquisizione anche perché Berlusconi “non soddisfaceva il requisito di onorabilità”
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha respinto il ricorso presentato contro la decisione della Bce di rifiutare l’acquisizione di una partecipazione qualificata nel capitale di Banca Mediolanum.
La vicenda risale al 2014, quando la Banca d’Italia aveva imposto a Fininvest di cedere la quota eccedente il 9,9% di Mediolanum, nell’ambito del recepimento delle norme europee sui conglomerati finanziari.
Dopo l’incorporazione di Mediolanum da parte della Banca Mediolanum, anche la Bce, investita di una proposta della Banca d’Italia, aveva rifiutato l’autorizzazione all’acquisizione di una partecipazione qualificata nell’istituto creditizio.
All’poca la Banca centrale europea aveva anche spiegato che Berlusconi “non soddisfaceva il requisito di onorabilità applicabile ai detentori di partecipazioni qualificate a causa della sua condanna nel 2013 per frode fiscale“, bloccando così l’acquisizione.
I ricorrenti si erano così rivolti alla Corte di Giustizia di Bruxelles, che ha però respinto il ricorso confermando la decisione della Bce.
di: Marianna MANCINI
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