Il campione del mondo 2006 alla guida della Nazionale: una scelta forte che inaugura un nuovo corso per l’Italia

Il 15 giugno 2025 resterà una data spartiacque per la Nazionale italiana: Gennaro «Rino» Gattuso è ufficialmente il nuovo commissario tecnico della selezione maggiore.

La FIGC, con una nota del presidente Gabriele Gravina, ha scelto il campione del mondo 2006 come guida del rilancio azzurro: «un simbolo del calcio italiano – ha dichiarato Gravina – l’azzurro per lui è come una seconda pelle».

Un nome deciso in una fase critica: la sostituzione di Luciano Spalletti, travolto dal pesante 0-3 con la Norvegia e dalla deludente campagna di qualificazioni al Mondiale 2026, porta a Gattuso un compito cruciale. Riportare l’Italia in Coppa del Mondo dopo due edizioni saltate. Scelto dopo il rifiuto di Claudio Ranieri, il 47enne tecnico calabrese eredita un’Italia in terza posizione nel girone, con la qualificazione tutta da conquistare.

Il profilo di un guerriero

Gattuso non è un profilo convenzionale. Da centrocampista instancabile – 73 presenze in nazionale – ha rappresentato un’icona di carattere e dedizione. Dopo il ritiro ha costruito una carriera da allenatore senza timore di sfide complesse: Palermo, Sion, Milan, Napoli (Coppa Italia 2020), Valencia, Marsiglia e Hajduk Spalato, da dove ha lasciato il segno qualificandosi terzo nel campionato croato.

Il suo stile, fondato su disciplina, gioco intenso e mentalità aggressiva, ben si presta a un progetto di rinascita. Gravina punta su questa mentalità guerriera, insieme alla capacità di trasmettere senso d’appartenenza al gruppo.

Il debutto e lo staff: un piano concreto

L’esordio di Gattuso in panchina è fissato per il 5 settembre, in amichevole contro l’Estonia a Bergamo. Intanto, il 19 giugno alle ore 11 si terrà la conferenza stampa di presentazione a Roma, presso l’Hotel Parco dei Principi.

Il neo-CT sarà affiancato da un corpo tecnico di fatto azzurro: accanto a lui ci saranno Gigi Riccio come vice, con una nutrita pattuglia di ex campioni – Bonucci, Barzagli – mentre Cesare Prandelli seguirà il settore giovanile e Gigi Buffon vestirà il ruolo di capo-delegazione.

Prima missione: riscrivere la qualificazione

L’obiettivo immediato non lascia spazio a incertezze: assicurare la qualificazione diretta al Mondiale 2026. La classifica odierna – Italia terza nel girone – impone equilibrio tra solidità difensiva e vitalità offensiva, qualità che possono emergere dal profilo di Gattuso e dalle sue vendute note di corto raggio.

È qui che il ct calabrese dovrà dimostrare la sua leadership: capacità di ricompattare un gruppo assente per 12 anni dalla Coppa del Mondo e di imprimere alla Nazionale un’identità chiara e competitiva. La trasformazione del gruppo, alla quale Gattuso si appella da sempre, sarà la chiave del suo progetto.

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA