L’Onu annuncia un convoglio in arrivo a Mariupol per l’evacuazione
La tregua di tre giorni promessa dal Cremlino per l’evacuazione dell’acciaieria Azovstal di Mariupol sarebbe stata infranta. A puntare il dito sono i militari ucraini.
Il reggimento Azov si è rivolto al presidente Zelensky: «chiediamo alla comunità mondiale di evacuare i civili e mi rivolgo personalmente al comandante in capo affinché si prenda cura dei soldati feriti che stanno morendo in un’orribile agonia, perché non ci sono cure mediche adeguate – scrive il vicecomandante Sviatoslav Palamar, in un videomessaggio su Telegram. – Il nostro nemico non rispetta alcun valore, convenzione o legge».
Il presidente russo Vladimir Putin, dal canto suo, al telefono con il premier israeliano Naftali Bennet avrebbe detto che “la Russia è pronta a garantire un’uscita sicura dei civili dall’acciaieria Azovstal di Mariupol, ma i militari nello stabilimento devono arrendersi“. Lo riporta la Tass.
Secondo la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino, Lyudmila Denisova, la Russia sarebbe intenzionata a far sfilare i cittadini di Mariupol come “prigionieri” durante la “parata” del 9 maggio.
La procuratrice generale ucraina Iryna Venediktova ha dichiarato, parlando alla Conferenza internazionale dei Procuratori generali del Consiglio di Europa in corso a Palermo: «dal terzo giorno dell’aggressione, i russi stanno bloccando i corridoi umanitari che portano cibo e medicine che servono anche per l’evacuazione dei bambini. La situazione più grave è a Mariupol dove il 90% della città è in rovina e ci sono ancora 5.000 civili da evacuare».
Venediktova ha poi aggiunto: «oggi è importante questa scelta di campo della comunità internazionale a favore dell’Ucraina in questa guerra brutale. Grazie dell’appoggio, del supporto, dell’assistenza. Grazie per l’aiuto nell’identificare le gravi violazioni dei diritti umani. Ci sono prove importanti e avranno un peso nell’inchiesta: l’impunità non è un’opzione».
Il sottosegretario generale delle Nazioni Unite e coordinatore degli aiuti di emergenza, Martin Griffiths, intanto, ha annunciato a Varsavia che “un convoglio sta andando verso la Azovstal di Mariupol“. «Dovrebbe arrivare domani, per evacuare i civili rimasti nell’acciaieria. È il risultato di sforzi logistici e diplomatici».
La regione di Kherson è sotto il controllo delle truppe russe. Secondo quanto affermato dal responsabile regionale del partito di Zelensky, Servo del popolo, Yurii Sobolevskyi, infatti, i russi avrebbero bloccato i confini della regione impedendo l’uscita e l’entrata.
Le forze ucraine, intanto, avrebbero lanciato una controffensiva nell’oblast di Kharkiv. Lo rende noto il comandante delle forze armate ucraine, Valeriy Zaluzhny, citato da Kyiv Independent. La battaglia si concentra vicino Popasna, Kreminna e Torske nell’oblast di Luhansk.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA