44 corpi di civili sotto le macerie di un edificio a Izyum

Arriva da Telegram la denuncia della condizioni in cui vivono i soldati del reggimento Azov feriti nei sotterranei dell’acciaieria a Mariupol. Nel messaggio inviato insieme alle foto si legge «l’intero mondo civile deve vedere le condizioni in cui si trovano i soldati feriti di Mariupol, e agire».

Le condizione dei militari sono decisamente allarmanti e viene chiesta “l’immediata evacuazione dei militari feriti nei territori controllati dall’Ucraina, dove riceveranno assistenza e cure adeguate“. È stato chiesto inoltre che Onu e Croce Rossa riaffermino il principio di base del soccorso ai feriti che non sono più combattenti.

Il governatore della regione di Kharkiv, Oleg Synegubov ha riferito il ritrovamento dei corpi di 44 civili sotto edificio distrutto nella città di Izyum, nell’Ucraina orientale. L’edificio è andato distrutto a inizio marzo e nella zona non si fermano i combattimenti.

Sono state schierate forze speciali in Bielorussia, al confine con l’Ucraina, “nella direzione operativa meridionale, un gruppo di un massimo di 20.000 persone creato dalle forze armate ucraine richiede una nostra risposta. Le forze operative speciali, dispiegate in tre direzioni tattiche, garantiscono la sicurezza della Bielorussia“, ha spiegato il capo di Stato maggiore delle forze armate bielorusse Gulevich.

«Gli Stati Uniti e i loro alleati stanno continuando a rafforzare la loro presenza militare vicino al confine di stato della Bielorussia. Il contingente è più che raddoppiato sia in termini quantitativi che qualitativi negli ultimi sei mesi. Ci sono forze che trasportano missili da crociera marittimi nel Mar Mediterraneo e nel Mar Baltico e sono aumentate le forze in Polonia e nei paesi baltici. Tutto ciò – ha spiegato Gulevich. – indica la presenza di una minaccia crescente per la Repubblica di Bielorussia».

Secondo quanto riportato dallo stato maggiore a Kiev l’esercito ucraino avrebbe riconquistato quattro villaggi nella regione di Kharkiv. Da quanto emerge la Russia starebbe intensificando l’offensiva della parte est del Paese, in particolare nelle zone Slobozhanske e Donetsk, oltre alle acciaierie Azovstal a Mariupol.

Secondo quanto riportato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky l’esercito russo avrebbe lanciato 2.154 attacchi missilistici sull’Ucraina dall’inizio della guerra. Le parole del presidente: «il bombardamento russo dell’Ucraina non cessa né di giorno né di notte. In due giorni, l’8 e il 9 maggio, quando gli europei hanno onorato la memoria delle vittime della Seconda guerra mondiale e celebrato la Giornata dell’Europa, l’esercito russo ha lanciato 25 missili contro Odessa e la regione. Tutti i 25 missili erano puntati su obiettivi civili».

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: ANSA/BATTAGLIONE AZOV