Aung San Suu Kyi

L’accusa questa volta è di frode elettorale per la tornata del 2020, vinta dal partito dell’ex leader della Birmania che ora in totale dovrà scontare 17 anni

A poche settimane dall’ultima condanna di un tribunale a 6 anni di carcere per corruzione, non c’è pace per l’ex leader birmana Aung San Suu Kyi che ha trovato un nuovo ostacolo verso la libertà. Un Tribunale della giunta militare di Min Aung Hlaing ha infatti condannato il premio Nobel per la Pace ad altri tre anni di carcere “con lavori forzati”.

Questa volta l’accusa è di aver perpetrato una frode elettorale nella tornata del 2020, vinta proprio dal partito di Aung San Suu Kyi con ampio margine.

Suu Kyi, che al momento secondo alcune fonti gode di buona salute, è stata condannata in totale a 17 anni di reclusione.

Nei giorni scorsi il leader della giunta golpista Min Aung Hlaing aveva aperto ad un dialogo con l’ex leader birmana, ma solo “dopo che i processi legali contro di lei saranno conclusi“.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/DIEGO AZUBEL