Rilasciate le due persone fermate
L’Isis ha rivendicato dell’attacco a Bruxelles del 16 ottobre, in cui sono morte due persone. Lo ha riferito l’ANSA, affermando che la notizia è arrivata da un comunicato ufficiale.
Sono state rilasciate le persone fermate ieri, 17 ottobre, per presunti contatti con l’aggressore. «Due persone sono state private della libertà ieri – si legge in una nota della Procura federale belga – Queste due persone sono state rilasciate dal gip dopo varie udienze. Nessuno di loro è stato accusato».
Durante la riunione del Consiglio di sicurezza nazionale era stato riferito che erano state effettuate quattro perquisizioni dalla mattina del 17 ottobre, quando è stato individuato l’attentatore, che, poi, è deceduto.
Il ministro della Giustizia belga Vincent Van Quinckenborne ha dichiarato che “al momento pensiamo più a un lupo solitario” che “non era parte di una cellula terroristica”.
L’attentatore sembrerebbe corrispondere ad Abdeslam Lassoued. Stando a quanto riferito dall‘ANSA, Lassoued sarebbe arrivato a Lampedusa nel 2011 a bordo di un’imbarcazione. Dopo un periodo di permanenza in Italia, viene riferito, si sarebbe recato in Svezia, dove sembra sia stato espulso. Non sono ancora arrivate conferme o smentite. In seguito sarebbe tornato in italia. Nel 2016 era stato identificato a Bologna dalla Digos come “radicalizzato” perché aveva espresso l’intenzione di aderire alla Jihad. Era stato monitorato anche dall’intelligence. Stando a quanto riferito dalle autorità svedesi per l’immigrazione, riprese da diversi media, era stato in carcere in Svezia.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/EPA/OLIVIER HOSLET