Durante l’attentato terroristico del 14 febbraio 2005 persero la vita l’ex premier libanese e altre 21 persone

Si attende per oggi il pronunciamento del Tribunale Penale Internazionale dell’Aja sul caso di Hasan Habib Merhi e Hussein Oneissi, membri del movimento armato libanese filo-iraniano Hezbollah accusati della morte dell’ex premier libanese Rafiq Hariri.

Per i fatti del 14 febbraio del 2005 in cui persero la vita altre 21 persone, i due erano già stati condannati in appello dal Tribunale speciale per il Libano (Tsl): lo scorso marzo, infatti, la corte aveva ribaltato la sentenza di assoluzione in primo grado, condannando i due imputati per atto di terrorismo e omicidio internazionale.

Un terzo membro di Hezbollah, Salim Ayyash, era stato ritenuto colpevole già nell’agosto del 2020 mentre un quarto imputato era stato assolto. In secondo grado il tribunale aveva condannato Merhi e Oneissi all’ergastolo in contumacia. Il primo è ritenuto comandante delle forze speciali di Hezbollah dal 2003.

Hezbollah si è sempre rifiutato di consegnare gli imputati.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/EPA/WAEL HAMZEH