Ottime performance e sostenibilità: la ricetta milanese per laminati e supporti di qualità
La catena produttiva di mobili e arredamento si compone di diversi tasselli; realtà altamente qualificate per le quali la carta vincente sembra essere proprio la specializzazione, fra esperienze collaudate e competenze tecniche. È proprio questa la storia di Arplast Laminati Srl, eccellenza italiana dei materiali di rivestimento e supporto per arredi. Ne abbiamo parlato insieme a Emanuele Brioschi, Sales and Marketing Manager dell’azienda.
–Come si è evoluta negli anni l’attività di Arplast rispetto al mercato? «Come molte storie imprenditoriali del Dopoguerra, anche questa comincia in un piccolo magazzino, in cui mio nonno, il fondatore, Alessandro Riccardi avvia una rivendita di laminato plastico. Da lì, Arplast intraprende un percorso di crescita continua, che ci ha portato a gestire 25 mila m2 di superficie – e l’espansione prosegue. Il nostro mercato di riferimento, oggi, è la piccola e media industria. Il nostro assortimento, che vanta oltre 2000 articoli in pronta consegna, soddisfa tanto il piccolo artigiano quanto il mobilificio, e abbiamo accordi con progettisti di arredamenti e costruzioni, specialmente in campo sanitario ed elettrotecnico. Oltre a laminati plastici e in legno, infatti, gestiamo anche materiali particolari, dal resistente HI-MACS® al performante Fenix NTM».
–Come si diventa i migliori nel proprio settore? «Nonostante l’ampliamento dell’azienda, siamo rimasti saldamente fedeli al core business di Arplast, pur con i dovuti adattamenti alle esigenze di mercato. Un prezioso vantaggio competitivo per noi che da tre generazioni selezioniamo, trattiamo e vendiamo materiali di rivestimento e supporto per arredi e allestimenti, offrendo al cliente una competenza tecnica insostituibile. Oggi, però, sappiamo che l’expertise non basta. Il nostro valore aggiunto sta anche nella catena di servizi che offriamo. Dopo la prima consulenza, che eroghiamo dal vivo o tramite call center, il cliente può visionare la campionatura nelle nostre sedi e commissionarci un progetto su misura senza quantità minime. A questo punto, consegniamo il materiale grezzo o semilavorato con tempestività, anche grazie a un efficiente servizio di trasporto con mezzi propri».
–Ci racconti i vostri progetti in termini di responsabilità sociale…
«Abbiamo capito fin da subito che agire in termini di sostenibilità non è solo necessario, è anche un vantaggio economico e competitivo. Nel 2009, quando questi argomenti non erano ancora “di moda”, abbiamo ricoperto tutte le nostre superfici con pannelli fotovoltaici e ad oggi siamo completamente indipendenti dal punto di vista energetico, oltre a produrre un surplus che rimettiamo in rete. Seguendo il concept della circolarità, inoltre, Arplast seleziona praticamente solo materiale riciclato o riciclabile, dai residui di taglio delle segherie al legno da foreste certificate PEFC, producendo così quantità minime di rifiuti da discarica. Il 95% del materiale legnoso, una volta ritirato, viene riciclato e torna così al suo impiego originario».
Oggi, Arplast è al lavoro per certificare ulteriormente il proprio impegno in termini di sostenibilità. Così, dopo l’ottenimento della CARB – California Air Resources Board sulla bassa emissione di formaldeide dei materiali base legno, punta alla certificazione FSC sulla deforestazione. A fronte di questo, l’azienda è pronta a un piano di investimento sul capitale umano, con un incremento del personale del 50%.