50 anni di viaggi, 50 anni di storie: un modo di viaggiare “on the rail” intramontabile

Zaino in spalla, sacco a pelo, scarpe comode, una cartina stropicciata, un po’ di monete di diversi Paesi e un biglietto in mano: siamo pronti a partire verso un’esperienza indimenticabile, unica nel suo genere. Ovviamente, senza pianificare troppo: se no, non c’è gusto.

In solitudine o in compagnia, centinaia di giovani hanno intrapreso un viaggio in Europa “on the rail”. Chi ha viaggiato per scoprire, chi per scoprirsi; chi è tornato, chi si è fermato, tutti accomunati da un “pezzo di carta” speciale che permette di prendere infiniti treni in luoghi sparsi in Europa.

La storia del viaggio marchiata Interrail iniziò nel 1972, quando venne venduto il primo biglietto con alla base la volontà di abbattere le barriere e di viaggiare in completa libertà. Ma allora, a differenza di oggi, il programma era riservato ai viaggiatori con meno di 21 anni e limitato a 21 Paesi: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Gran Bretagna, Grecia, Francia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Polonia, Portogallo, Spagna, Paesi Bassi, Svezia, Svizzera, Germania dell’Est, Germania dell’Ovest e Jugoslavia. Successivamente, il limite si è alzato: prima a 23 anni, poi a 26. Dopo il notevole successo raggiunto nel primo anno, Interrail si è trasformato da una semplice iniziativa ad un’offerta fissa, consentendo a circa 10 milioni di persone di viaggiare in tutta Europa.

Oggi i pass sono radicalmente cambiati, conseguentemente alle evoluzioni socio-politiche nel corso degli anni. Infatti, è possibile visitare ben 33 Paesi, per una durata massima di tre mesi, oppure si può visitare un singolo posto da tre a 15 giorni. A differenza di 50 anni fa, oggi Interrail non è più un viaggio esclusivamente giovanile: basti pensare che, nel 2021, circa il 64% dei viaggiatori aveva tra i 12 e i 27 anni, mentre il restante 36% era composto da adulti e ultrasessantenni, ai quali è stato riservato uno sconto del 10%.

Nonostante il modo di viaggiare sia profondamente cambiato, tra voli low cost e last minute, lo spirito avventuriero, la sensazione di libertà e, perché no, uno sguardo verso la sostenibilità, permettono ad Interrail di mantenere una posizione sicura e stabile nella classifica top dei mezzi utilizzati per spostarsi. Oltretutto, lasciando a casa l’auto, si evita lo stress da eventuale traffico o di dover spendere tempo alla ricerca del tanto bramato parcheggio. Viaggiare su rotaia, inoltre, permette di entrare nel cuore delle città, osservando e godendosi indisturbati un panorama senza precedenti.

Ma il 2022 è l’anno della rinascita ed è proprio per questo motivo che la Commissione europea l’ha definito come Anno europeo dei giovani 2022, con la volontà di evidenziare l’importanza della gioventù nell’impegnarsi a costruire un futuro migliore, verde e, in particolare, inclusivo. A tal proposito, è stato lanciato il programma DiscoverEU, sezione del programma Erasmus+, che offre l’opportunità di scoprire l’Europa attraverso esperienze uniche, basato su tre concetti essenziali: mobilitare, collegare e responsabilizzare. «Non si può costruire l’identità europea senza apprezzare fino in fondo uno dei suoi valori portanti: la diversità. Ad oggi circa 190 milioni di cittadini dell’Unione europea non hanno mai lasciato il proprio Paese. L’Unione europea dovrebbe dare a tutti questa opportunità», spiega Martin Speer, attivista e comunicatore politico tedesco.

Il piacere dell’Interrailnon è solo nel mezzo o nella destinazione: quando attraversiamo delle ferrovie panoramiche, il tragitto stesso è un’esperienza ricca di emozioni.

È il caso del Glacier Express, il treno diretto in Svizzera che va da St-Moritz a Zermatt, attraversando il cuore di Coira, Disentis, Andermatt e Briga. Il Glacier Express non è un viaggio, ma una vera e propria esperienza, che propone un percorso di 8 ore attraverso 291 ponti, 91 gallerie e i 2.033 metri del passo dell’Oberalp, ad una media di 42 km/h con una velocità massima di 90 km/h. Proprio per questa caratteristica è considerato uno dei treni “rapidi” più lenti al mondo. Il paesaggio che si osserva durante il viaggio è in grado di regalare immagini suggestive tra foreste, cime innevate, torrenti di montagna e splendidi borghi secolari.

Ma il record lo detiene la ferrovia Transiberiana, seppur esterna al “circuito” Interrail, è la più lunga al mondo, che anticamente percorreva 9.198 km da Mosca a Vladivostok, ottenendo il titolo di “Linea più suggestiva della storia”. Costruita in 26 anni, dal 1890 al 1916, secondo la volontà e il gusto dello zar Nicola II, la linea è stata realizzata in condizioni disumane dai carcerati condannati ai lavori forzati. Oggi la sua percorrenza è stata allungata e prosegue oltre Vladivostok, giungendo al porto di Nakhodka, per un totale di 9.441 km. Attualmente, come all’epoca, ha un ruolo fondamentale nello sviluppo economico-militare della Russia: circa il 30% delle esportazioni attraversano questa linea.

Uno dei luoghi maggiormente suggestivi toccati dalla Transiberiana è il lago Baikal, una distesa infinita d’acqua dolce situata nella Siberia meridionale, completamente ghiacciata durante il periodo invernale. Il passaggio sulle rive aveva richiesto un impegno non indifferente durante la fase costruttiva, dovuto al percorso lungo 262 km, organizzato tra tunnel e ponti. 

Anche la tratta francese regala emozioni: con tre ore di corsa tra le alture della Provenza, che si snoda per 151 km percorrendo 16 viadotti, 27 tunnel e 15 ponti metallici, il Treno delle Pigne attraversa una trentina di comuni tra Nizza e Digne-les-Bains. La leggenda narra che durante la Seconda Guerra mondiale, a causa delle difficoltà nel reperire il carbone, i macchinisti utilizzarono le pigne sparse lungo il percorso come combustibile ed è proprio per questo fatto che, oltre ai frequenti pineti presenti, prende il nome la tratta.

Ma il modo di viaggiare cambia velocemente e nel futuro sarà molto più tecnologico rispetto al presente. È innegabile che stiamo parlando solo di prototipi e di studi, ma anche negli anni ’70 lo smartphone sembrava un oggetto tanto lontano quanto difficile da realizzare; eppure, oggi è un prodotto essenziale alla portata di tutti e che è entrato definitivamente nella quotidianità. Elon Musk, patron di Tesla, ha lanciato l’idea: percorrere in treno 560 chilometri in soli 35 minuti.Assieme alla China Railway Group e ai ricercatori del Southwest Jiaotong University di Chengdu, Musk sta progettando treni ultraveloci a zero emissioni in grado di sfruttare la levitazione magnetica e che verranno inseriti in commercio dal 2027. Ambizioso e rivoluzionario, Virgin Hyperloop è il treno supersonico che viaggerà a 1.200 km/h, rasentando la velocità del suono. Sarà composto da una rete di tunnel sopraelevati e trasparenti in grado di assorbire la luce grazie all’installazione di pannelli solari, diventando il primo mezzo di trasporto a impatto zero, veloce, sicuro e comodo. Attualmente i costi effettivi di realizzazione sono stati stimati attorno ai 6 miliardi di dollari per una versione “solo passeggeri” e in 7,5 miliardi per trasportare anche veicoli. Quanto spenderanno le persone per acquistare un biglietto? Secondo Paolo Barletta, investitore italiano, il prezzo potrebbe oscillare tra i 70 e i 140 euro. Per anni è stato oggetto di fantascienza, ma il progresso non si ferma davanti a nulla e le continue ricerche lo hanno reso da pura idea a realtà concreta.

È innegabile che il futuro dei viaggi prevederà supporti sempre più tecnologici che aiuteranno i viaggiatori nell’organizzazione delle destinazioni, dalla prenotazione all’esperienza e Interrail ne è consapevole. Il biglietto del treno per l’Europa è e sarà sinonimo di viaggi sostenibili, garantendo sempre il fascino dell’esperienza grazie a percorsi e avventure che arricchiranno il nostro bagaglio culturale ed emotivo, mantenendo costantemente il piacere del “viaggiare lento”.