Il provvedimento è stato convertito. Oms si schiera contro la decisione dell’Oklahoma. Harris: “è attacco a libertà”. Proteste all’Europarlamento

Continua la polemica negli Stati Uniti sul diritto all’aborto, a rischio dopo che la bozza della Corte Suprema che intende annullare la legge del 1973 (leggi qui). In Oklahoma diventa legge il divieto di aborto dopo la sesta settimana di gravidanza. Il provvedimento, infatti, è stato firmato dal governatore repubblicano Kevin Stitt.

Intanto la vicepresidentessa degli Usa Kamala Harris si è schierata contro l’ipotesi secondo la quale la Corte Suprema sarebbe intenzionata a revocare il diritto all’aborto, cancellando la sentenza Roe vs Wade che nel 1973 lo aveva legalizzato. «È un attacco alla libertà e al diritto fondamentale di autodeterminazione di tutti gli americani», ha tuonato intervenendo a un evento dell’organizzazione legata ai dem Emily’s List nella capitale.

Anche l’Oms si è schierata contro l’ipotesi di revoca del diritto all’aborto: «le donne dovrebbero avere sempre il diritto di scegliere sul proprio corpo e sulla propria salute».

Intanto all’Europarlamento oltre 50 eurodeputati da diversi gruppi politici dell’Eurocamera hanno partecipato ad un flash mob in supporto alla battaglia in difesa dei diritti della donna negli Stati Uniti.

di: Alessia MALCAUS

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