SCONTRI NAPOLI TIFOSI

I coinvolti finiti in manette sono tutti italiani, si attendono ulteriori arresti. I tifosi tedeschi hanno lasciato la città scortati

Questa notte 7 ultrà napoletani sono finiti in manette per gli scontri avvenuti ieri sera nella città partenopea prima e dopo la partita di Champions League contro l’Eintracht.

Stando a quanto reso noto, il numero delle persone coinvolte potrebbe aumentare nelle prossime ore. Degli arrestati, quattro sarebbero rimasti coinvolti nei disordini avvenuti sul lungomare, nei pressi dell’hotel che ospitava i tifosi tedeschi, e altri tre negli scontri avvenuti in piazza del Gesù.

Nel frattempo dalle prime ore di questa mattina una task force dell’Asia, l’azienda per l’igiene urbana, è a lavoro in Piazza del Gesù e Calata Trinità Maggiore per ripulire le aree nelle quali sono avvenuti gli incidenti, rimuovendo con mezzi speciali rifiuti ingombranti, suppellettili e arredi esterni vandalizzati. L’area è stata bonificata e riaperta a cittadini e turisti.

300 tifosi tedeschi, invece, hanno lasciato l’albergo questa mattina e sono stati trasferiti in pullman scortati da forze dell’ordine verso Salerno, Roma e Capodichino per raggiungere le rispettive destinazioni in Germania. Un gruppo di altri 300 aveva lasciato la struttura già nella notte.

De Laurentiis: “troppo potere a Uefa e Fifa”

«Nel calcio abbiamo Uefa e Fifa, quando tu dai troppo potere a uno questo potere viene sempre mal gestito e in maniera antidemocratica. Poiché il calcio è la massima espressione della democraticità credo che qui ce lo si dimentichi un po’ troppo spesso perché tutti hanno il diritto nel mondo dello sport a competere, a primeggiare e soprattutto investire».

Così il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha commentato gli scontri avvenuti in città durante una conferenza stampa in Prefettura, puntando il dito contro Uefa e Fifa.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/CIRO FUSCO