Il primo mammifero clonato da una cellula adulta è conservato al National Museum of Scotland. La sua esistenza ha contribuito a incredibili passi avanti nel campo della scienza
Ricorre oggi, 5 luglio, il 28esimo anniversario della nascita di Dolly, la pecora passata alla storia come il primo mammifero a essere stato clonato da una cellula adulta.
Il mondo scoprì la sua esistenza solo il 22 febbraio del 1997 ma il mondo della scienza stava già beneficiando del successo della sua creazione, in particolare il campo delle cellule staminali e della conservazione delle specie a rischio.
Dolly nacque al Roslin Institute in Scozia, a pochi chilometri da Edimburgo, dalle menti di un gruppo di ricerca guidato da Keith Campbell e Ian Wilmut. In realtà l’anno precedente i ricercatori avevano già clonato due pecore da cellule embrionali non ancora differenziate, Megan e Moran. Dolly, invece, si distinse per essere stata creata da una cellula adulta già specializzata, prelevata dal tessuto mammario di una pecora adulta di razza Finnish Dorset di 6 anni.
Il nucleo prelevato da questa prima pecora venne poi trasferito in un ovulo denucleato di un’altra pecora di razza Scottish Blackface, e successivamente impiantato nell’utero di una terza pecora che, il 5 luglio, partorì Dolly.
La pecora così clonata non ha avuto vita lunga: è morta a 7 anni, il 14 febbraio 2003, per un edema polmonare. Quella vita, però, ha contribuito a incredibili passi avanti fatti negli ambiti della ricostruzione o rigenerazione di tessuti, cartilagini e organi in laboratorio, delle applicazioni mediche, terapeutiche e farmaceutiche delle cellule staminali e delle nuove tecniche di editing genetico.
Oggi il corpo di Dolly è conservato ed esposto al pubblico al National Museum of Scotland.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: C.McPherson / ANSA