La banca californiana si era rivolta all’istituto per evitare un downgrade ma è stata sottovalutata la possibilità di una “crisi di fiducia”
Dietro la caduta della Silicon Valley Bank ci sarebbe anche una valutazione errata da parte di Goldman Sachs e il fallimento del suo piano per salvare la banca. Lo scrive il Wall Street Journal nel tentativo di ricostruire quanto successo.
La banca, specializzata nel finanziamento delle start-up, si sarebbe rivolta a Goldman Sachs dopo un avvertimento di Moody’s su un possibile downgrade per raccogliere così fondi tramite un collocamento privato a cui avrebbero potuto prendere parte anche le due società di private-equity General Atlantic e Warburg Pincus.
Il piano, tuttavia, si è rivelato un fallimento perché “si sottovalutava il pericolo di una crisi di fiducia innescata da una valanga di cattive notizie“.
di: Alessia MALCAUS