L’azienda, leader dell’information e communication technology, offre ai propri clienti soluzioni tecnologicamente avanzate ed efficienti

L’azienda utilizza strumenti di analisi quali reporting, analisi olap che permettono un controllo preciso dei processi aziendali. Collaborando con i propri clienti nella raccolta dati per fornire informazioni strategiche relative ai risultati, l’azienda è in grande crescita e si posiziona in primissimo piano nello sviluppo App iOS e Android.

A raccontarci nel dettaglio il meccanismo dell’azienda sono il titolare, Emanuele Cordaro, la responsabile Data Warehouse, Francesca Toma, e il coordinatore responsabile della sezione Ricerca e sviluppo e General Manager, Pierluca Trovato.

Quando nasce l’azienda e che percorso ha intrapreso per essere la realtà che è oggi?

«Wakala nasce nel 2014 come centro di competenza e consulenza business intelligence e mobile. Il progetto è nato da una nostra idea, un sogno che gradualmente è diventato realtà. Abbiamo aggiunto nel corso del tempo le competenze web e ci siamo occupati della realizzazione di reportistica e applicazioni mobile native per Android e iOS, volte a permettere ai nostri clienti un controllo preciso e puntuale dei processi aziendali».

Quali sono i prodotti e i servizi di punta offerti da Wakala?

«Noi offriamo servizi di consulenza informatica. Nel dettaglio, l’azienda si occupa di proporre due tipologie di servizi essenziali: app su device e progetti Data Warehouse. La genesi dei dati è interessante: inizialmente vengono caricate nei database le informazioni, per poi essere elaborate e aggiornate in base ai flussi che arrivano sulla piattaforma, in modo tale da rendersi utili al business delle aziende. Quando bisogna prendere una decisione strategica, il dato deve parlare. L’aspetto fondamentale per noi è lavorare in sinergia, non solo tra i dipendenti, ma anche e soprattutto con il cliente».

Nell’ambito di riferimento, cosa vi differenzia dai competitor? Quali sono i vostri punti di forza?

«Il nostro punto di forza è la specializzazione: progettare e realizzare app ed elaborare dati significa avviare percorsi di analisi scrupolosi. Ci differenziamo anche per l’ambiente dove operiamo, informale ma specializzato. Pensiamo che prima di essere dipendenti, siamo persone. Le persone sono alla base di tutto il progetto».

Nonostante il periodo che stiamo attraversando, quali sono i progetti futuri di Wakala?

«Attualmente all’interno della sezione operativa in ricerca e sviluppo stiamo sperimentando la realtà aumentata. Attraverso l’uso di tecnologie innovative, quali sensori capaci di rilevare la biometria del corpo umano, arriviamo anche ad ottenere analisi precise dei parametri vitali umani. Inoltre, abbiamo un brevetto riconosciuto nell’ambito fotografico: sfruttando layer tematici, si estrae un fotogramma con il risultato di avere una fotografia animata in movimento. Sempre in ambito ricerca e sviluppo, abbiamo sviluppato occhiali specifici per non vedenti in grado di evidenziare eventuali ostacoli all’interno di uno spazio definito, grazie all’uso di mappe geolocalizzate. Infine, stiamo avviando un progetto per l’utilizzo dei droni. Obiettivo ultimo è quello di continuare a far conoscere Wakala ed espanderla nel mercato estero».Wakala è al 46esimo posto nella classifica Leader della Crescita 2022 de Il Sole 24ore, in riferimento alle aziende italiane che hanno ottenuto la maggior crescita di fatturato tra il 2017 e il 2020. L’azienda romana è un team di persone, colleghi e amici fortemente strutturato che cresce esponenzialmente nel tempo grazie ad un costante investimento nella ricerca e formazione.