Quattro familiari della minorenne sono stati arrestati
I presunti aggressori erano stati arrestati lo scorso 15 novembre, ma il calvario non era ancora finito per una minorenne vittima di violenza sessuale. Sembra infatti che la sua famiglia, per timore di ritorsioni da parte degli accusati appartenenti a clan mafiosi, abbia cercato più volte di convincerla a ritirare la denuncia. Per questo, per ordine della Questura di Reggio Calabria quattro persone, due donne e due uomini, sono stati posti agli arresti domiciliari. I quattro familiari della vittima sono accusati di reati di violenza o minaccia per costringere a commettere reato ed intralcio alla giustizia.
Come emerso nelle ricostruzioni della polizia, la giovane avrebbe subito reiterati episodi di vessazione, in particolar modo dal fratello, dalla sorella e dai rispettivi compagni dei due. La famiglia della vittima avrebbe quindi provato in tutti i modi a ostacolare la sua collaborazione con la giustizia.
La giovane, cui era stata disattivata anche la scheda telefonica, sarebbe stata invitata al suicidio. In alternativa, la famiglia premeva affinché la giovane si sottoponesse ad una visita psichiatrica allo scopo di determinare la sua incapacità di intendere e volere.
Nel frattempo, restano in carcere le quattro persone accusate di violenza sessuale aggravata nei confronti delle due vittime, all’epoca dei fatti minorenni. Nello stesso blitz la polizia aveva sottoposto a perquisizione altre 16 persone indagate per il medesimo fatto.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/ CARABINIERI