Tajani: “ci sarà l’aumento delle pensioni minime”. Verso stretta sul reddito di cittadinanza

La manovra approda al Consiglio dei Ministri. All’ordine del giorno ci sono anche un decreto su accise carburanti, enti locali e Marche e la direttiva Euratom (Comunità europea dell’energia atomica).

La premier Giorgia Meloni illustrerà i provvedimenti durante una conferenza stampa convocata per domani mattina alle 10.

Sembra che tra le novità della Legge di Bilancio, del valore di 32 miliardi, ci sarebbe l’estensione ai redditi inferiori a una soglia attorno ai 20 mila euro della Social card. Stando a quanto riferito dall’ANSA, che cita fonti di maggioranza, la carta per gli acquisti per i beni di prima necessità, che oggi è concessa a over 65 e bimbi sotto i tre anni con particolari requisiti (i titolari sono i genitori) sarebbe cumulabile con la pensione minima.

Cambiamenti in vista anche per la tassa sugli extra-profitti: l’aliquota al 25% dovrebbe essere innalzata al 30-33%.

Molto discusse le pensioni. Stando alle ultime indiscrezioni, si andrebbe verso quota 103 on 41 anni di contributi e 62 di età. Previste modifiche per Opzione donna’: l’anticipo della pensione per le lavoratrici con almeno 35 anni di contributi, che in manovra sarà prorogato di un anno, sarà legato anche numero di figli. Secondo quanto si apprende potranno uscire a 58 anni le lavoratrici con due o più figli, a 59 chi ha un figlio e a 60 chi non ne ha.

Previsti anche incentivi fino a 6mila euro per le aziende che vogliono assumere a tempo indeterminato gli under 36 che hanno già un contratto a tempo determinato.  Lo sgravio si applicherebbe anche per i percettori del reddito di cittadinanza.  Prevista una stretta proprio sull’RdC: potrebbe essere revocato alle persone considerate “occupabili” con una fase transitoria di 12 mesi, forse ridotti a 8.

Il taglio del cuneo andrà interamente ai lavoratori. Secondo le ultime indiscrezioni, sarà di due punti (in continuità con quanto previsto dal governo Draghi) per i dipendenti con redditi fino a 35mila euro, e di tre punti per quelli fino a 20mila euro.

Resta, invece l’Iva sul pane e sulla pasta.

I commenti dei ministri

Il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani ha anticipato che nella Legge di Bilancio ci sarà un aumento delle pensioni minime.

«Ci sarà l’aumento delle pensioni minime, si va nella giusta direzione» ha dichiarato Tajani arrivando a Palazzo Chigi. Nessuna indiscrezione, invece, sul reddito di cittadinanza. «Deciderà il Cdm, non voglio anticipare nulla» ha dichiarato il ministro.

Il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini ha dichiarato che la manovra è chiusa.

«La manovra è chiusa. Siamo soddisfatti, ci sono le misure chieste dalla Lega» ha dichiarato Salvini lasciando la Camera.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha riferito la manovra sarà “coraggiosa” e ha assicurato che non c’è alcun dissidio interno della maggioranza.

Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha dichiarato che verrà introdotto a livello nazionale un price cap di 180 euro ad mw per l’energia proveniente da fonti rinnovabili.

«Noi avremo un price cap nazionale delle rinnovabili, nel senso mettere un tetto di 180 euro ad mw per energia proveniente da rinnovabili, come fotovoltaico ed eolico – ha dichiarato il ministro a Restart su Rai2 – se il prezzo superasse i 180 euro a Mw sarebbe lo Stato che incamera la parte differenziale. Sarebbe una norma di entrata. Naturalmente cerchiamo di costruire bene la norma per evitare spot e basta». Sul valore elevato della soglia Pichetto ha spiegato che il settore “non è da penalizzare, ma bisogna evitare la speculazione che peserebbe sulle famiglie“.

Sul tavolo anche Dl Accise e Dl fiscale collegato

Sul tavolo dei ministri, oltre alla legge di Bilancio, potrebbe arrivare anche un decreto fiscale collegato. Stando a quanto riferito l’intenzione dell’esecutivo sarebbe quella di replicare lo schema classico della manovra, con le misure fiscali – che portano anche copertura alla legge di bilancio – contenute in un decreto ad hoc.

Arrivano le prime indiscrezioni sul decreto relativo allo “sconto” carburanti. Dalla bozza sembra che il taglio sulle accise verrà ridotto.

Fino al 31 dicembre 2022 le accise sulla benzina passeranno a 578,40 euro, mentre quelle sul diesel, passeranno a 467,40 euro per mille litri. In questo modo si passerebbe dall’attuale taglio di 25 centesimi a uno da 15 centesimi.

Conte: “disposti a tutto per difendere reddito di cittadinanza”

Negli ultimi giorni si sono susseguite voci su una possibile cancellazione del reddito di cittadinanza. Giuseppe Conte ha affermato che il Movimento 5 Stelle è disposto “a tutto per difendere il diritto di cittadinanza Daremo battaglia nelle sedi istituzionali e nelle piazze se il governo andrà avanti con questo indegno proposito di smantellare il reddito di cittadinanza.  Questo non suoni come minaccia, ma lo dico con fermezza”.

di: Francesca LASI

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