L’esemplare che si stima cresca da mezzo millennio gareggerà a livello europeo

L’albero dell’anno del Regno Unito, il popolare concorso Woodland Trust, è un tasso che cresce da oltre 500 anni attorno alle rovine dell’abbazia di Waverley, nel Surrey.

L’esemplare rappresenterà il Regno Unito nel concorso europeo dell’albero dell’anno. Il suo successo a livello nazionale metterà in evidenza la ricchezza unica di tassi antichi nel Paese: secondo l’Ancient Yew Group, infatti, l’Inghilterra conta ben 978 tassi antichi o veterani e il Galles altri 407, mentre in Scozia si trova il tasso di Fortingall che secondo le stime ha oltre 3.000 anni. La Francia ne vanta 77 e Germania e Spagna quattro a testa.

Oltre il nodoso tasso che ha ottenuto il 16% dei voti, sono stati presi in considerazione il sorbo a forma di arco noto come “albero del portale” in Midlothian (11%) e l'”ippocastano a strati” nel Derbyshire (10%), probabilmente colpito da un fulmine in passato e per questo presenta nuove radici cresciute dai rami caduti.

La decisione di scegliere l’albero di Waverley deriva dal desiderio di promuovere una maggiore protezione legale degli alberi antichi, al pari dei vecchi edifici. «È fantastico vedere che questo magnifico albero è stato riconosciuto come albero dell’anno 2022. Il modo in cui l’albero è radicato tra le rovine dell’abbazia è un grande simbolo del fatto che i nostri alberi secolari si intrecciano con altri aspetti del nostro patrimonio culturale. Chiediamo una maggiore protezione per queste leggende viventi, in modo che siano curate allo stesso modo dei nostri edifici storici», ha dichiarato Tom Reed, un funzionario scientifico dell’Ancient Tree Inventory presso il Woodland Trust.

L’abbazia di Waverley che ospita il tasso vincitore è passata alla storia come il primo monastero fondato in Gran Bretagna dall’ordine religioso cistercense nel 1128. «L’albero è stato testimone della storia per quasi 500 anni. Sebbene l’età esatta del tasso sia sconosciuta, è probabile che abbia vegliato sui terreni dell’abbazia da poco dopo lo scioglimento dei monasteri nel 1536 e abbia visto i suoi dintorni trasformarsi da una fiorente comunità religiosa in una pittoresca rovina», ha spiegato Michael Carter, uno storico delle proprietà presso l’English Heritage, che si occupa dell’abbazia di Waverley.

Il titolo di albero dell’anno, dunque, ha un valenza che va ben oltre l’aspetto naturalistico e si intreccia, invece, con la cultura e la storia, l’attaccamento della natura contro una società in corsa. Un aspetto su cui bisogna riflettere, soprattutto dopo che l’esemplare vincitore del 2015, un pero Cubbington tra i più grandi del suo genere, è stato abbattuto nel 2020 per far spazio a una linea ferroviaria ad alta velocità.

di: Alessia MALCAUS

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