kiev

Ex dipendente dell’ambasciata Usa a Mosca arrestato per spionaggio

Secondo quanto si legge nel report del ministero della Difesa britannico le forze del gruppo Wagner continuano a compiere progressi graduali nel centro di Bakhmut, nella regione di Donetsk, ma le forze di Kiev stanno mettendo a segno diversi progressi tattici importanti e stanno stabilizzando i fianchi della città. Nel rapporto, pubblicato su Twitter, si legge inoltre che insieme ai progressi a sud della città anche al nord-ovest sarebbe indietreggiata la linea del fronte russo.

Dall’Ucraina, tramite il portavoce del servizio di guardia di frontiera statale, Andriy Demchenko, giunge la notizia che “circa 2.500 soldati russi sono attualmente di stanza nel territorio della Repubblica di Bielorussia” e la situazione al confine sarebbe sotto controllo. Demchenko ha spiegato inoltre che “numero dei militari russi è notevolmente inferiore rispetto a pochi mesi fa, quando poteva raggiungere le 10.000-11.000 persone” e “vediamo che molte unità vengono ritirate dalla Bielorussia e i campi di addestramento non vengono riforniti“.

Ai microfoni di Sky News i soldati della terza brigata hanno annunciato i progressi fatti a Bakhmut, dove sono state respinte le truppe russe e hanno mostrato quelle che hanno definito posizioni russe catturate, mostrando vestiti e attrezzature sparsi sul terreno che avrebbero lasciato i militari russi in fuga.

Denis Pushilin, leader dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, ha annunciato che sono in arrivo rinforzi russi per la battaglia a Bakhmut, cercando di mettere a tacere le polemiche intorno ai dissapori tra il gruppo Wagner e l’esercito di Mosca. Pushilin pur definendo la situazione “tesa” ha assicurato che le forze russe “continuano ad avanzare” man mano che vengono inviati rinforzi. Ha aggiunto che “vediamo che la situazione è complicata a Bakhmut ma le truppe russe sono riuscite a rafforzarsi, quindi la situazione dovrebbe stabilizzarsi, anche se ancora non è possibile parlare di svolta“.

Zelenksy invitato da Bin Salman a Gedda

Bin Salman, re saudita, secondo quanto riporta la Dpa ha invitato il presidente ucraino Zelensky al summit di Gedda.

Il presidente ucraino sarebbe l’ospite d’onore e secondo le fonti saudite potrebbe essere discutere con il re nuove strade da percorrere per le trattaive con Mosca.

Video di Simonov dimostra la morte di un americano in combattimento

Sul canale Telegram di Alexander Simonov, un blogger apertamente a sostengo di Mosca, è stato pubblicato un video dei combattimenti del gruppo Wagner. Nel video si vede Prigozhin ispezionare un corpo e mostrare il documento di identificazione di un cittadino degli Stati Uniti. Nel video viene spiegato che l’americano è morto a Bakhmut e Prigozhin assicura che il corpo sarà consegnato “agli Stati Uniti d’America, lo metteremo in una bara, lo copriremo con la bandiera americana con rispetto perché non è morto nel suo letto come nonno, ma è morto in guerra e molto probabilmente è stata una degna morte, giusto?“. Un altro uomo risponde che lo statunitense stava rispondendo al fuoco quando è morto “stava sparando, è morto in battaglia, quindi consegneremo i suoi documenti domani mattina e imballeremo tutto” viene spiegato.

La Cnn che ha diffuso la notizia, ha dichiarato di non poter verificare la veridicità della notizia, non potendo analizzare i documenti, intanto da Washington non arriva alcun commento.

Russia e Ucraina aprono a missione di pace dei leader africani

Mosca e Kiev sono d’accordo a ricevere la missione di pace dei leader africani. La notizia arriva dal presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa, che ha dichiarato di aver parlato a nome dei Paesi africani a Putin e Zelensky ed entrambi si sono detti disponibili a valutare l’iniziativa. I Paesi africani si propongono come mediatori del conflitto e un gruppo di 6 leader si recherà sia in Russia sia in Ucraina “non appena possibile” ha assicurato Ramaphosa.

Ex dipendente ambasciata degli Usa arrestato in Russia

La Tass riporta la notizia dell’arresto in Russia di un ex dipendente dell’ambasciata statunitense a Mosca, Robert Shonov. L’uomo sarebbe stato fermato dal servizio di sicurezza federale e posto “sotto custodia preventiva“. Shonov è stato arrestato a Vladivostok dove ha sede il consolato americano nel quale lavorava e, dopo l’interrogatorio, è stato incriminato per “collaborazione su basi confidenziali con uno stato straniero o con un’organizzazione internazionale o straniera“. Se dovesse venire condannato Shonov rischia fino a 8 anni di reclusione.

Per il momento Shonov dovrà rimanere nel carcere di Lefortovo per almeno tre mesi, la stessa prigione dove è rinchiuso il giornalista americano del Wall Street Journal Evan Gershkovich.

Duma approva l’uscita della Russia dal Trattato sulle armi convenzionali

È stata votata all’unanimità alla Duma la legge che stabilisce l’uscita della Russia dal Trattato sulle armi convenzionali in Europa. Medvedev non trattiene l’entusiasmo per la decisione e su Telegram scrive: «ora niente ci impedisce di schierare le nostre armi dove vogliamo per difendere i nostri interessi nazionali, compresa la nostra parte russa dell’Europa. E naturalmente porteremo al massimo la produzione di armi ed equipaggiamenti militare e speciali».

La camera bassa del Parlamento ha approvato l’uscita dal Trattato ma la Russia ne aveva sospeso la sua partecipazione già dal 2007.

Olena Zelenska in Corea del Sud

Yoon Suk-yeol, il presidente della Corea del Sud, ha ricevuto la first lady ucraina Olena Zelenska a Seoul. La first lady ucraina è in visita nel Paese come inviata speciale del marito, il presidente Volodymyr Zelensky.

L’agenzia sudcoreana Yonhap ha reso noto che il presidente del Paese ha assicurato che la Corea del Sud fornirà “assistenza” a Kiev secondo quanto stabilito in termini internazionali. Il portavoce presidenziale Lee Do-woon in conferenza stampa che spiegato che “il presidente ha trasmesso il sostegno e la solidarietà del governo e del popolo sudcoreano all’Ucraina e ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime e al popolo ucraino” e “il presidente ha anche parlato molto bene degli sforzi della first lady Zelenska per condividere gli orrori della guerra in Ucraina con la comunità internazionale e dei suoi sforzi per ottenere aiuti“. La first lady ha ringraziato il sostegno sudcoreano e ha chiesto di aumentare gli aiuti ove possibile, Lee ha spiegato che “la first lady Zelenska ha detto che spera in aiuti in attrezzature militari non letali, come quelle per il rilevamento e la rimozione di mine, e ambulanze” e “il presidente Yoon ha risposto che sosterremo attivamente il popolo ucraino in stretto coordinamento con gli Stati membri della Nato e la comunità internazionale.

Medvedev si oppone a Macron

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, si dice completamente in disaccordo con quanto dichiarato da Emmanuel Macron.

Medvedev ha scritto su Twitter che “un tale che si fa chiamare presidente della Francia ha detto che la Russia aveva già perso geopoliticamente, e si stava trasformando nel vassallo di altri paesi” sostenendo che la Nato nel 2022 ha ignorato Mosca “quando la questione riguardava le garanzie di sicurezza” e “ora tutti i paesi membri della NATO vanno a dormire e si svegliano pensando alla Russia“. Medvedev si è riferito all’intervista che Macron ha rilasciato nella quale parlava di una “sconfitta geopolitica” subita dalla Russia e il processo di “caduta in vassallaggio” con la Cina che avrebbe “messo in dubbio” gli alleati storici.

Svantesson: a Ecofin discuteremo di Ucraina e sanzioni

Elisabeth Svantesson, ministra delle Finanze svedese, all’arrivo alla riunione dell’Ecofin ha dichiarato: «discuteremo dell’Ucraina e delle sanzioni. Ma soprattutto, di come possiamo fermare le scappatoie che vediamo con l’elusione. Ovviamente abbiamo bisogno di più sanzioni, ma dobbiamo anche vedere che le sanzioni che abbiamo in atto siano davvero applicate, che non ci siano scappatoie. Possiamo avere molte più cose nel pacchetto, probabilmente ne avremo bisogno, ma dobbiamo anche vedere che tutte le misure siano davvero implementati».

All’Ecofin è arrivato anche il commissario dell’Unione europea all’Economia, Paolo Gentiloni, che ha dichiarato: «avremo un’importante discussione sulle sanzioni e soprattutto su come affrontare ed evitare l’aggiramento delle sanzioni. Informerò i ministri di diversi dati che emergono dalla nostra attività doganale, che stanno mostrando il rischio di elusione delle sanzioni. Inoltre, questo farà parte del pacchetto di sanzioni su come limitare il controllo doganale ed evitare l’elusione».

Dal fronte

Il comandante in capo delle forze armate dell’Ucraina Valeriy Zaluzhny ha scritto su Telegram che sono stati abbattuti 6 missili ipersonici russi. La notizia è stata riportata dall’Ukrainska Pravda.Oltre i 6 missili Mosca avrebbe lanciato anche 9 missili da crociera Caliber da navi nel Mar Nero e tre missili terrestri (S-400, Iskander-M). Tutti distrutti dalle forze aeree ucraine. Mentre da parte russa arriva la conferma dell’attacco e viene assicurato di aver “colpito tutti i bersagli“.

Le forze russe inoltre hanno annunciato di aver distrutto un sistema di difesa aerea Patriot americano a Kiev con un missile ipersonico Kinzhal. la notizia arriva dal ministero della Difesa russo e riportato da Ria Novosti.

Nella zona sud-est di Mosca, in via Yuzhnoportovaja, è divampato un grande incendio in un hangar della zona industriale. In poche ore le fiamme si sono estese per 1800 metri quadrati. Lo riporta Ria Novosti.

Secondo quanto riportano i governatori delle regioni di Kharkiv e Donetsk, Oleh Syniehubov e Pavlo Kyrylenko, nelle ultime 24 ore sono state uccise 6 persone.

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: ANSATWITTER DEFENSE OF UKRAINE