olio

I risultati dell’analisi sono stati presentati al Villaggio Coldiretti di Cosenza, in Calabria, nell’ambito del progetto “EVOO in Space: Extra-Virgin Olive Oil in Space (EVOOS)” 

Strano che l’olio extravergine d’oliva approdi nello spazio ma è ancora più strano che al suo ritorno sulla Terra abbia conservato le sue caratteristiche nutrizionali e salutistiche.

Ha passato gli ultimi sei mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale insieme all’astronauta Esa Samantha Cristoforetti ma la gravità e i raggi cosmici non hanno avuto effetti sulla sua qualità.

I risultati dell’analisi sono stati presentati al Villaggio Coldiretti di Cosenza, in Calabria, nell’ambito del progetto “EVOO in Space: Extra-Virgin Olive Oil in Space (EVOOS)”,  inserito nel quadro dell’accordo tra l’Agenzia Spaziale Italiana e il Crea in collaborazione con Coldiretti e Unaprol-Consorzio Olivicolo Italiano.    

Il campione ritornato dallo spazio è stato analizzato in Calabria presso la sede di Rende del Centro di ricerca olivicoltura, frutticoltura e agrumicoltura del Crea, dove è stato confrontato con quelli dello stesso olio conservati nelle confezioni rimasti a Terra. 

Ѐ una sperimentazione unica al mondo che dà anche informazioni sulla stabilità dell’extravergine e sulla sua durata di conservazione in condizioni ambientali differenti da quelle “normali”. 

I campioni scelti da Coldiretti e Unaprol erano arrivati sull’Iss lo scorso luglio insieme a quattro oli extravergini che Samantha Cristoforetti aveva selezionato come bonus food che ogni astronauta può scegliere di portare con sé, a integrazione della dieta standard prevista. Sono oli che hanno un contenuto molto alto di antiossidanti naturali, in particolare di biofenoli dell’olivo, indispensabili per chi, come gli astronauti, è sottoposto a condizioni di intenso stress psico-fisico.

Negli ultimi 30 anni le esportazioni di olio d’oliva italiano a livello mondiale sono quasi triplicate (+170%), raggiungendo nel 2022 la quantità di quasi 360 milioni di chili. Lo riporta un’analisi di Coldiretti su dati Istat diffusa al Villaggio contadino di Cosenza in occasione del ritorno sulla terra dopo 6 mesi di permanenza in orbita dei campioni di olio extravergine di oliva.   

Il primo mercato di riferimento dell’olio d’oliva Made in Italy sono gli Stati Uniti con 110 milioni di chili di prodotto venduto nel 2022, al secondo posti ci sono Germania per 45 milioni di chili, Francia con 34 milioni di chili. Ben piazzati anche Giappone e Canada, rispettivamente con quasi 20 milioni di chili e 19 milioni di chili, che precedono la Gran Bretagna con 16 milioni di chili. 

di: Alice GEMMA

FOTO: ANSA/ UFFICIO STAMPA COLDIRETTI