The Kerala Story

La pellicola ha ricevuto il plauso delle correnti nazionaliste ed è stata accusata di islamofobia dalle minoranze

Si chiama The Kerala Story ed è la nuova pietra dello scandalo cinematografico. Il film, uscito nelle sale indiane a inizio maggio 2023, racconta la storia di un gruppo di giovani donne dello stato del Kerala, ragazze indù e cristiane che si convertono all’Islam ed entrano a far parte dell’Isis. Il film ha scatenato pesanti polemiche che sono sfociate persino in violente proteste. Nello Stato del Maharashtra una persona è morta negli scontri e decine di manifestanti sono stati arrestati. Qual è il tasto dolente toccato dal film?

Secondo i detrattoti della pellicola la storia narrata e la promozione del film si richiamerebbero a una teoria complottista già cara ai nazionalisti indù, secondo cui negli ultimi tempi le donne convertite all’Islam più radicale e jihadista sono in costante aumento. I dati ufficiali vanno in realtà nella direzione opposta, con l’80% della popolazione indiana di religione indù e solo una minoranza musulmana.

D’altro canto il partito nazionalista Bharatiya Janata Party di cui fa parte lo stesso primo ministro indiano Narendra Modi ha già elogiato la pellicola che denuncerebbe “una nuova forma di terrorismo“. Come è già accaduto in altre occasioni, la produzione di The Kerala Story ha usufruito di agevolazioni fiscali, con l’esenzione delle tasse che è ormai prassi ricorrente del Governo per favorire la diffusione di contenuti nazionalistici

In altri Stati il film è invece stato vietato, come nel Bengala Occidentale, o ritirato, come nel Tamil Nadu, in quanto promotore di propaganda ultranazionalista di destra.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/DIVYAKANT SOLANKI