Il sisma è di magnitudo 6,4
Sono arrivati a più di 157 i morti provocati dal fortissimo terremoto che si è verificato nel nord ovest del Nepal la sera tardi del 3 novembre.
Sono migliaia le persone dei villaggi delle montagne del nord-ovest del Paese che hanno dormito all’aperto nella notte del 5 novembre. Le persone hanno usato tutto ciò che sono riuscite a trovare per ripararsi, da teli di plastica a vecchi vestiti.
Il sisma, di magnitudo 6,4 con epicentro a circa 42 chilometri da Jumla, nella provincia di Karnali, ha provocato il crollo di molti edifici.
I feriti sono invece 190. Tra i distretti più colpiti ci sono Jajarkot e West Rukum, nell’ovest del paese e vicini all’epicentro. I soccorritori sono ancora impegnati nelle ricerche, soprattutto in alcuni villaggi dove le comunicazioni sono interrotte da diverse ore.
Il primo ministro Pushpa Kamal Dahal ‘Prachanda’ ieri si è recato a Jajarkot una delle località, insieme a West Rukum più colpite dal terremoto che è stato avvertito fino a Nuova Delhi.
L’ospedale di Jajarkot è colmo di feriti. «Alcune strade sono rimaste bloccate a causa dei danni, ma stiamo cercando di raggiungere la zona attraverso percorsi alternativi», ha spiegato il capo della polizia, Gopal Chandra Bhattarai.
Sembra che il primo ministro nepalese, Pushpa Kamal Dahal, sia partito per la regione colpita. In un post su X, ha espresso il suo “profondo dolore” per la perdita di vite umane e i danni inflitti. Ha comunicato di aver ordinato alle agenzie di sicurezza di iniziare subito le operazioni di ricerca e soccorso.
È il terremoto più forte registrato nella regione dal 2015 quando una scossa di magnitudo 7, 8 provocò la morte di almeno 9mila persone.
di: Alice GEMMA
FOTO: EPA/NARENDRA SHRESTHA