La setta è accusata di aver fatto pressioni per far cadere le accuse contro l’attore, suo adepto
Ricadono anche su Scientology le colpe dell’attore Danny Masterson, adepto della setta religiosa e accusato di diversi stupri. Secondo alcune testimonianze riportate da Variety, Scientology avrebbe fatto pressione sulle vittime delle violenze, sui loro famigliari e sulle forze dell’ordine affinché venissero ritirate le accuse nei confornti del protagonista di That’s 70 show.
Masterson è accusato di tre violenze sessuali ai danni di una 23enne nel 2001, di una 28enne e di una 23enne nel 2003. Incriminazioni arrivate dopo un’indagine iniziata nel 2017 e durata tre anni che, se confermate, costerebbero all’attore fino a 45 anni di prigione. Masterson si dichiara non colpevole.
L’organizzazione non avrebbe dunque delle responsabilità dirette nelle violenze ma sarebbe macchiata da meccanismi pervasivi nei confronti dei propri adepti. La chiesa respinge al mittente le accuse, ribadendo l’esigenza che i suoi adepti “rispettino tutte le leggi della terra“.
Le accuse di persecuzione e molestie da parte di Scientology provengono, in tribunale, anche dal cantante cantante Cedric Zavala, marito di una delle vittime di violenze che durante la deposizione ha avuto un forte attacco di panico.
L’accusa potrebbe chiamare al banco dei testimoni anche la ex Scientology e cantante americana Lisa Marie Presley, figlia di Elvis, che sarebbe venuta a conoscenza di una delle violenze direttamente dalla vittima poco dopo il fatto.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/EPA/JIMMY MORRIS