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Per ora 81 sopravvissuti, si cercano ancora dispersi. Meloni: “no a strumentalizzazioni”

Al largo di Steccato di Cutro, a una ventina di chilometri da Crotone, è avvenuto un naufragio. Finora secondo quanto citato da Adnkronos il bilancio è di 40 migranti morti, ma il numero di vittime potrebbe aumentare dal momento che secondo alcune fonti il numero di migranti a bordo potrebbe essere di oltre 100.  Secondo le prime testimonianze dei sopravvissuti, potrebbe esserci stata un’esplosione a bordo. Lo ha riferito un soccorritore riportato da Adnkronos: «c’è stata un’esplosione a bordo, lo ha riferito ai soccorritori uno dei migranti salvati. Alcuni cadaveri presentano infatti delle bruciature. Il barcone è esploso, per questo è in mille pezzi. Uno scenario apocalittico. Un’ecatombe».

Un nuovo bollettino parla di 62 corpi recuperati nelle acque del Mediterraneo: 29 sono uomini, 21 donne e 12 minori. Tra questi ultimi, sono stati trovati senza vita due gemellini di pochi anni e un neonato.

Salvate 81 persone, ancora in atto le ricerche di altri sopravvissuti. I migranti sull’imbarcazione provenivano da Iran, Afghanistan e Pakistan. Causa del naufragio potrebbero essere state le avverse condizioni del mare. Nell’area sono arrivati anche due motovedette e un elicottero della guardia costiera. Dalle prime ricostruzioni sembra che l’imbarcazione fosse partita quattro giorni fa da Izmir, in Turchia. Era stata individuata nella serata di ieri da un aereo di Frontex in pattugliamento a circa 40 miglia dalle coste calabresi.

“Un altro orribile naufragio ha causato la morte di decine di persone, compresi i bambini, questa volta al largo delle coste italiane. Ripeto: tutti coloro che cercano una vita migliore meritano sicurezza e dignità, abbiamo bisogno di percorsi sicuri e legali per migranti e rifugiati” è stato il commento del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.

Piantedosi: barca distrutta da un incaglio in una secca

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha dichiarato: «dalle prime ricostruzioni, la distruzione è avvenuta per un incaglio in una secca. Questo testimonia la condizione di estrema precarietà con cui si è messa in moto questa imbarcazione».

Il ministro ha inoltre riportato il dato che i deceduti, al momento, sono 59 e 81 le persone salvate. Tra le vittime i minori sono 14 e, ha aggiunto, “sembrerebbe ci siano altri 20-30 dispersi”, dati definiti “molto orientativi” perché basati su “riferimenti dati da chi era a bordo”

«La mia presenza qui era doverosa, è il segnale di attenzione dello Stato – ha dichiarato. – Mi chiedo come sia possibile che vengano organizzate traversate di questo tipo, come sia possibile spingersi fino al punto di coinvolgere donne e bambini in traversate che si rivelano tragicamente pericolose».

«È una tragedia immane che mi addolora profondamente e ci impone innanzitutto il profondo cordoglio per le vite umane spezzate» ha dichiarato il ministro sottolineando che «è fondamentale proseguire in ogni possibile iniziativa per fermare le partenze».

Roberto Occhiuto: “Calabria in lutto”

Il governatore della Regione Calabria Roberto Occhiuto ha espresso cordoglio per la tragedia: «decine e decine di morti annegati, tra di loro anche bambini, tanti i dispersi. La Calabria è in lutto per questa immane tragedia. La Giunta regionale esprime sincero cordoglio per le vittime di questo naufragio. Ringrazio coloro che si stanno adoperando per tentare di trovare dei superstiti e per assistere i sopravvissuti, condotti nei vicini presidi ospedalieri e nel Cara di Isola di Capo Rizzuto».

«In Calabria – ricorda Occhiuto- nel 2022 sono arrivati circa 18mila immigrati clandestini, la stragrande maggioranza dei quali a Roccella Jonica, un Comune in provincia di Reggio Calabria diventato ormai punto di approdo delle rotte illegali dei mercanti di esseri umani. I calabresi, un popolo che ha conosciuto il dramma dell’emigrazione, hanno accolto questi migranti, senza alzare polveroni e senza causare tensioni, ma la situazione sta davvero diventando ingestibile. Cosa ha fatto l’Unione europea in tutti questi anni? Dov’è l’Europa che dovrebbe garantire sicurezza e legalità? Che fine hanno fatto le operazioni di dialogo con i Paesi d’origine dei migranti?».

Crosetto: “enorme tragedia”

«È un’enorme tragedia quella avvenuta oggi sulle coste calabresi. Un bilancio drammatico che sale di ora in ora. Le immagini delle persone scomparse, tra cui anche bambini e neonati, stringono il cuore. Si tratta di un’ennesima ferita all’umanità di tutti noi» così il ministro della Difesa, Guido Crosetto.

Secondo il ministro gli scafisti sono “senza scrupoli” e lancia un appello all’Unione: «l’Europa deve far sentire la sua voce e deve essere una voce unica, corale, condivisa tra Stati e Istituzioni, battendosi per la pace ovunque, investendo nella crescita dei paesi più poveri, offrendo asilo e possibilità di ingresso strutturati, controllati, legali e gratuiti, facendo accordi con i Paesi di partenza dell’immigrazione illegale».

Meloni: “chi specula si commenta da solo”

In una nota rilasciata da Palazzo Chigi la presidente del consiglio Giorgia Meloni ha commentato la vicenda esprimendo “profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini. È criminale mettere in mare una imbarcazione lunga appena 20 metri con ben 200 persone a bordo e con previsioni meteo avverse. È disumano scambiare la vita di uomini, donne e bambini col prezzo del biglietto da loro pagato nella falsa prospettiva di un viaggio sicuro”.

Nella nota si legge anche che il governo ”è impegnato a impedire le partenze, e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli Stati di partenza e di provenienza. Si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di una immigrazione senza regole

Casarini: “Meloni e Piantedosi co responsabili”

Luca Casarini, capomissione di Mediterranea Saving Humans, ha commentato ad Adnkronos: «Piantedosi dice “bloccare le partenze”. Meloni dice “vite stroncate dai trafficanti”. Ma loro sono corresponsabili. Loro bloccano i soccorsi, criminalizzano chi salva vite e non hanno nulla da proporre, né corridoi umanitari né una missione di soccorso europea, a donne, uomini e bambini. Li vogliono condannare o a morire in mare o nei lager libici. Hanno difeso i confini. Ora saranno soddisfatti».

Mattarella: “ennesima tragedia, nessuno sia indifferente”

In una nota diramata dall’Ufficio stampa del Quirinale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso il proprio “dolore per il naufragio avanti alle coste crotonesi, nella quale hanno perso la vita decine persone e tra queste alcuni bambini. Molti tra questi migranti provenivano dall’Afghanistan e dall’Iran, fuggendo da condizioni di grande difficoltà. È una ennesima tragedia del Mediterraneo che non può lasciare nessuno indifferente”.

Le reazioni europee

Sono profondamente addolorata per il terribile naufragio al largo delle coste della Calabria. La conseguente perdita di vite umane di migranti innocenti è una tragedia”.

Lo afferma su Twitter la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “Tutti insieme – ha aggiunto – dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi per il Patto sulla Migrazione e l’Asilo e per il Piano d’azione sul Mediterraneo centrale“.

“Gli Stati membri devono farsi avanti e trovare una soluzione. Ora. L’Ue ha bisogno di regole comuni e aggiornate che ci permettano di affrontare le sfide della migrazione” ha dichiarato sui social la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola affermando che “la tragedia avvenuta al largo delle coste di Crotone mi lascia rabbia e cuore spezzato”. Metsola aggiunge inoltre che “esistono piani per aggiornare e riformare le norme europee in materia di asilo e migrazione. Gli Stati membri non dovrebbero lasciarli lì”.

di: Caterina MAGGI

aggiornamento: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: ANSA/ SALVATORE MONTEVERDE