SENATO

Il centrosinistra non vota la mozione del centrodestra: manca il riferimento all’antifascismo

Il Senato ha approvato entrambe le mozioni sulle celebrazioni repubblicane del 25 aprile. Quella della maggioranza è passata con 29 no e 78 sì, mentre quella dell’opposizione ha ottenuto 133 voti favorevoli, nessun contrario e un astenuto.Quest’ultima, che porta le firme di Boccia (Pd), Floridia (M5S), Paita (Azione-Italia Viva), Unterberger (Autonomie), De Cristofaro (Avs), impegna Palazzo Madama ad “adottare le iniziative necessarie affinché le commemorazioni delle date fondative della nostra storia antifascista“.

Quella della destra, firmata dai capigruppo Malan (FdI), Romeo (Lega), Ronzulli (FI), Biancofiore (CdI-Nm), auspica “la collaborazione di tutte le istituzioni e di tutte le forze politiche” per rafforzare “i sentimenti di unità nazionale, di inclusione, di perseguimento del bene comune e, ove necessario, di riconciliazione“. Il gruppo di Azione-Italia Viva si è astenuto durante il voto sulla mozione di maggioranza.

Quest’ultima riconosce “l’importanza delle date che ricordano momenti fondamentali della storia dell’Italia unita, libera e democratica” e al 25 aprile, primo maggio, e 2 giugno (cui fa riferimento la mozione delle opposizioni) e aggiunge il 17 marzo, proclamazione del Regno d’Italia, il 4 novembre, festa dell’Unità d’Italia e delle forze armate. E cita anche il 27 gennaio, giornata internazionale in memoria delle vittime della Shoah, il 10 febbraio, giorno del ricordo in memoria delle foibe, il 18 aprile, quando gli elettori italiani collocarono la nostra nazione nel mondo libero e democratico, il 9 novembre “giorno della libertà”, quale ricorrenza dell’abbattimento del muro di Berlino.

Non sono mancate le tensioni. La maggioranza ha votato la mozione dell’opposizione, ma il centrosinistra non ha fatto altrettanto: manca la parola “antifascismo”.

I parlamentari di Pd, M5s, Az-Iv e ribadiscono che l’antifascismo è il fondamento della nostra Costituzione. Il senatore del Pd Alfredo Bazoli ha dichiarato: «Oggi il ministro Valditara ha scritto parole condivisibili sul significato del fascismo e il valore dell’antifascismo, e Gianfranco Fini ha ricordato come An richiamò in tante occasioni l’antifascismo come valore fondante la nostra democrazia. È un peccato allora che questa parolina così importante, antifascismo, da cui deriva l’impianto della nostra Costituzione, non sia entrata neanche di striscio nella mozione della maggioranza sul 25 aprile. Un’inaccettabile omissione, una grande occasione mancata per dissipare ambiguità e reticenze della destra italiana».

Il capogruppo del Pd Francesco Boccia ha affermato che l’opposizione si aspettava “sostegno senza condizioni”, ma da Fratelli d’Italia insorgono: «Perché non possiamo presentare una mozione nostra?». Il presidente La Russa è intervenuto richiamando a “un tono accettabile”.

di: Francesca LASI

FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI