Slitta a gennaio la prossima tranche di aiuti, contenente anche i tre dei 9 miliardi promessi a maggio
È fallito il tentativo di mediazione fra i Ventisette, divisi sul nuovo pacchetto di aiuti per l’Ucraina. Oggi il vicepresidente esecutivo della Commissione Valdis Dombrovskis, riferendo di una “discussione estesa” sui 9 miliardi annunciati a maggio, spiega che “purtroppo non è stato possibile trovare una soluzione per andare avanti“.
Anche per questo, “abbiamo enfatizzato la necessità di assicurare un esborso considerevole già all’inizio del prossimo anno” prosegue il commissario che avverte: “dovremmo erogarli già a gennaio“. Si tratta di tre dei 9 miliardi di euro promessi.
Il prossimo obiettivo dunque sarà fissato a 18 miliardi di euro per il 2023, in un pacchetto che sarà presentato domani dalla Commissione e sul quale già oggi c’è stato un accordo preventivo dal consiglio.
«Abbiamo promesso di aiutarli ed è difficile spiegare per quale motivo siamo incapaci di rispettare gli impegni di sborsare gli aiuti» dichiara al termine dell’Ecofin il ministro delle Finanze ceco Zbynek Stanjura riferendosi ai ministri del Governo ucraino, “era molto difficile guardarli negli occhi“.
Nel caso in cui il ritardo fosse contenuto solo fino a inizio gennaio non si porrebbe “un problema insormontabile“, ma “mi appello a tutti gli Stati membri perché guardino avanti e non indietro. L’Ucraina ha bisogno del nostro aiuto” aggiunge Stanjura.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/EPA/OLIVIER HOSLET