Palazzo Chigi ritira la costituzione di parte civile, disposta nel 2017 dal governo Gentiloni
Palazzo Chigi non sarà più parte civile nel processo Ruby ter che vede tra gli imputati Silvio Berlusconi. La costituzione era stata disposta nel 2017 dall’allora governo Gentiloni.
«La Presidenza del Consiglio informa di avere in data odierna dato incarico all’Avvocatura dello Stato perché revochi la propria costituzione di parte civile nel processo penale c.d. ‘Ruby ter’ a carico, fra gli altri, del Sen. Silvio Berlusconi – si legge in una nota di Palazzo Chigi – La costituzione era stata disposta nel 2017 dal Governo Gentiloni, un Esecutivo a guida politica, in base a una scelta dettata da valutazioni sue proprie, in un momento storico in cui non erano ancora intervenute pronunce giudiziarie nella medesima vicenda».
«La formazione, avvenuta nell’ottobre 2022, di un nuovo governo, espressione diretta della volontà popolare, determina una rivalutazione della scelta in origine operata – prosegue la nota – Ciò appare tanto più opportuno alla stregua delle assoluzioni che dapprima la Corte di Appello di Milano con sentenza del luglio 2014, divenuta irrevocabile, poi il Tribunale di Roma con sentenza del novembre 2022 hanno reso nei confronti del Sen. Berlusconi in segmenti della stessa vicenda».
di: Francesca LASI
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