Manifestazioni anti razziste

Manifestazioni ad Atene, a Londra e a Cardiff, i rifugiati accusano le politiche migratorie punitive

Centinaia di rifugiati hanno protestato oggi ad Atene contro le dure politiche migratorie della Grecia. I richiedenti asilo e le associazioni che li sostengono accusano il governo conservatore di “ucciderli” attraverso respingimenti illegali. “Stop ai respingimenti, abbasso il governo degli assassini”, recitava uno degli striscioni della manifestazione davanti al Parlamento. Su un altro si leggeva: “Il sangue degli innocenti grida giustizia” mentre su altri cartelli figuravano le date dei naufragi delle imbarcazioni di migranti nel Mar Egeo.

Altri manifestanti hanno collegato la morte dei migranti in mare e la tragedia ferroviaria del 28 febbraio, che ha provocato 57 morti ed è stata imputata al governo del primo ministro Kyriakos Mitsotakis. “Mitsotakis, hai le mani sporche di sangue: bambini morti in mare, bambini morti sui treni”, hanno urlato dal corteo. Il governo conservatore greco ha schierato imponenti politiche di repressione dei flussi migratori, sia ai confini terrestri che a quelli marittimi. Tra questi anche il progetto di costruzione di un muro in alto mare che sbarri la strada ai natanti provenienti dalla Turchia. Questa settimana il ministro della Polizia Takis Theodorikakos ha annunciato che “nei prossimi giorni” sarà firmato un contratto per estendere di 35 chilometri la recinzione in acciaio al confine con la Turchia. Molte associazioni umanitarie denunciano inoltre infiltrazioni di nuclei di estrema destra e militanti di estrema destra extraparlamentare, di diverse provenienze europee, lungo il confine di Alessandropoli.

Da Atene a Londra

Nelle stesse ore è andata in scena a Londra un’altra manifestazione, contro il razzismo, in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali che si celebrerà 21 marzo.

I manifestanti inglesi si oppongono alla legislazione restrittiva prevista dal governo Sunak per impedire le migrazioni dal canale della Manica; un presidio ha occupato lo spazio della centrale Regent street. Circa 2.000 manifestanti, molti dei quali portavano cartelli con la scritta “nessun essere umano è illegale” e loghi sindacali, hanno marciato verso Downing Street. «Le persone in questo Paese sono rispettabili… e sono disposte ad aprire le braccia a chi fugge da circostanze terribili – ha detto Mark Daly, l’organizzatore della protesta, aggiungendo che – è una politica razzista di un governo razzista». Altre proteste hanno avuto luogo a Glasgow, in Scozia, e nella capitale gallese Cardiff. Il disegno di legge prevede per le persone arrivate illegalmente nel Paese una espulsione rapida verso uno Stato terzo, come il Ruanda, ritenuto sicuro. Ciò però rende impossibile la richiesta d’asilo, salvo per i minori non accompagnati. L’anno scorso hanno tentato di attraversare la Manica su imbarcazioni di fortuna almeno 45 mila persone.

di: Caterina MAGGI

FOTO: EPA/NEIL HALL