Tiani minaccia un possibile attacco dell’Ecowas
Il primo ministro del Niger, Ali Mahaman Lamine Zeine, nominato dall’esercito, si è incontrato ieri, 20 agosto, con una delegazione dell’Onu con a capo Leonardo Santos Simão, rappresentante speciale del Segretario generale per l’Africa occidentale e il Sahel.
«Dobbiamo innanzitutto ascoltare le autorità e il loro punto di vista, in modo da poter lavorare insieme per trovare un modo per far tornare il Paese alla normalità e alla legalità costituzionale il più rapidamente possibile. Siamo convinti che questo sia sempre possibile attraverso il dialogo», ha detto Simão alla fine dell’incontro.
Istituto D day dai capi maggiori Ecowas
Ci sarà l’evacuazione di tutto il personale diplomatico della ambasciata del Regno Unito in Niger per ”motivi di sicurezza” a causa di un possibile intervento militare contro i golpisti da parte dell’Ecowas, l’organizzazione dei Paesi dell’Africa occidentale.
”Abbiamo ritirato temporaneamente il personale britannico dal Niger. La nostra ambasciata adesso sta lavorando da remoto”, è scritto in una nota del ministero degli Esteri britannico, sottolineando che è sconsigliato i viaggiare in Niger. I capi di Stato Maggiore dell’Ecowas hanno deciso un ”D day” per l’intervento militare in Niger, senza però divulgare la data esatta.
Ieri, 20 agosto, Ecowas ha incontrato a Niamey il presidente deposto del Niger Mohamed Bazoum, destituito con il colpo di Stato dello scorso 26 luglio. L’incontro sembra essersi svolto alla presenza del primo ministro nominato dalla giunta golpista, Mahamane Lamine Zeine, e di un altro membro della giunta stessa.
Tiani: “un’aggressione al nuovo regime, non serebbe facile come alcuni pensano”
Il generale Abdourahamane Tiani, che è salito al potere con un colpo di stato, ha comunicato che il periodo di transizione non supererà i tre anni: «la nostra ambizione non è quella di prendere il potere – ha detto Tiani in un discorso tv, aggiungendo che il periodo di transizione – non può superare i tre anni. Se ci dovesse essere un’aggressione contro il nuovo regime non sarebbe una passeggiata come alcuni pensano». Il discorso arriva dopo che l’Ecowas ha dichiarato di essere pronta a un intervento armato.
di: Alice GEMMA
FOTO: EPA/ISSIFOU DJIBO