PICASSO

Gli esperti hanno scovato in Mouline de la Galette un cagnolino con un fiocco rosso nascosto sotto uno strato di vernice scura

Picasso avrebbe nascosto un cagnetto nel quadro Mouline de la Galette, realizzato nel 1900 all’età di 19 anni. L’opera, oggi conservata al museo Guggenheim di New York, è stata analizzata da un team di esperti tramite moderne tecnologie di imaging. Sotto uno strato scuro di vernice si nasconderebbe un cagnolino marrone con un fiocco rosso.

L’esperta restauratrice di dipinti del museo newyorkese Julie Barten ha così commentato: «ho sempre avuto la forte sensazione che li sotto ci fosse qualcosa. Quello che sappiamo è che in molte occasioni Picasso dipingeva e poi rimuoveva elementi dalle sue composizioni, trasformandoli in altri oggetti. Era davvero parte della sua pratica. Ciò che vediamo qui è un’immagine in falsi colori, che evidenzia le componenti di ferro, mercurio e zinco presenti nei pigmenti. È importante sottolineare che non si tratta di una fotografia ma di una visualizzazione, i colori sono falsi a parte il rosso del fiocco attorno al collo».

Secondo Barten gli spettatori possono vedere il cagnolino – definito “fantasma persistente” – anche ad occhio nudo a una distanza ravvicinata. «C’è della vernice rossa che si intravede in alcune aree e se si osserva molto da vicino si possono vedere gli occhi e le orecchie. Si può notare anche che,  nascondendolo, ha effettivamente lasciato il contorno della testa ancora visibile», ha spiegato.

Sulla scoperta si è espressa anche la curatrice di arte moderna del museo, Megan Fontanella: «cambia completamente il modo in cui avremmo osservato il dipinto. Avremmo visto questo adorabile cane in primo piano, guardare quasi direttamente il visitatore con questo meraviglioso fiocco rosso. Perché Picasso abbia deciso di nasconderlo si può solo ipotizzare. Ma certamente ora il mio sguardo è attratto da tutte le altre meravigliose figure nella composizione».

A 50 anni dalla sua morte, insomma, il padre del cubismo riserva ancora delle sorprese.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/EPA/ALVARO CABRERA