È stata accolta la richiesta della Procura di rigettare la domanda avanzata dai legali dell’ex magistrato

La Corte d’Appello di Perugia ha accolto la richiesta della Procura di rigettare la domanda di ricusazione avanzata da Palamara nell’ambito del processo che lo vede coinvolto con l’accusa di corruzione (leggi qui i precedenti).

L’ex magistrato aveva presentato l’istanza sulla “terzietà del giudice“, spiegando che l’Anm ha chiesto di costituirsi parte civile “in un processo dove due membri del collegio sono iscritti alla medesima associazione“.

Di tutta risposta, la Procura perugina di Sergio Sottani aveva chiesto il rigetto della domanda in quanto “le condotte addebitate all’imputato, in relazione alle quali l’Anm ha inteso presentare la propria domanda di costituzione di parte civile“, si pongono “in assoluto contrasto con i principi che governano l’agire del magistrato e che danneggiano il prestigio e l’indipendenza della magistratura“.

La Corte ha infine deciso di accogliere il rigetto della domanda.

Il fatto che l’Anm abbia deliberato l’espulsione di Luca Palamara e che ciò sia avvenuto all’esito di una assemblea generale non costituisce di per sé la dimostrazione di un fatto inficiante la presunzione di imparzialità dei singoli magistrati, chiamati a giudicare il predetto nell’ambito di un procedimento penale” ha scritto la Cassazione nel verdetto depositato oggi 22 novembre.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI